Valore dell’export a 19,7 miliardi
Pubblicati dalla Commissione Europea i dati sul commercio agroalimentare dell’Unione aggiornati a maggio 2024. Il quadro mostra una sostanziale stabilità degli scambi rispetto al mese precedente, con le esportazioni che raggiungono un valore di 19,7 miliardi di euro, di poco inferiore al livello del mese di aprile, mentre crescono del +1% su base annua. Stabile, su base mensile, anche il valore delle importazioni, per 14,7 miliardi di euro, superiori del +3% al confronto con lo stesso mese dello scorso anno. La bilancia commerciale degli scambi agroalimentari per il mese di maggio registra, di conseguenza, un surplus pari a 5,0 miliardi di euro, valore costante rispetto ad aprile e in calo del -2% su base tendenziale.
Export
Il solo mese di maggio 2024 ha registrato un valore di esportazioni agroalimentari comunitarie pari a 19,7 miliardi di euro, stabile su base mensile e in leggera crescita (+1%) su base annua. Il dato cumulato dei primi cinque mesi del 2024 vede un valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati pari a 97,4 miliardi di euro, +2% in confronto allo stesso periodo del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, prosegue la crescita del valore delle esportazioni di olive e olio d’oliva, con i primi cinque mesi del 2024 che segnano un +60% rispetto allo stesso periodo del 2023, a causa soprattutto dell’aumento dei prezzi. In crescita del +21% in confronto al periodo gennaio-maggio del 2023 anche il valore delle esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie, mentre zucchero e isoglucosio crescono del +147% in confronto allo scorso anno. I cereali vedono, per i primi cinque mesi del 2024, un calo del -14% del valore delle esportazioni su base tendenziale, a causa soprattutto del calo dei prezzi (-21% in media), mentre i volumi in uscita sono aumentati per il grano (+20%) e calati per il mais (-26%). In calo, sempre rispetto al periodo gennaio-maggio 2023, il valore delle esportazioni di oli vegetali (-37%) e di prodotti lattiero caseari (-4%), a causa soprattutto dei prezzi più bassi rispetto all’anno precedente. Il Regno Unito si conferma la principale destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Unione Europea. Con un tasso di crescita del +4% su base tendenziale, per i primi cinque mesi del 2024 il mercato d’oltremanica assorbe il 23% del valore delle esportazioni agroalimentari UE. Il mercato che nei primi cinque mesi del 2024 ha registrato la maggior crescita, in termini di valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie, è quello degli Stati Uniti, dove il valore dell’export è aumentato di 982 milioni di euro, un rialzo del +9% rispetto allo scorso anno, soprattutto grazie all’aumento di acquisti di olive e olio d’oliva. Gli Stati Uniti si confermano così al secondo posto tra i principali partner UE, contando per il 12% del valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie. Al terzo posto la Cina (6% delle esportazioni agroalimentari UE), nonostante il calo del -10% su base annua, dovuto alla riduzione delle importazioni di carne suina, prodotti lattiero-caseari e preparati di cereali europei. Da segnalare anche un’importante crescita delle esportazioni europee verso Brasile (+21% su base tendenziale) e Canada (+10%), mentre prosegue il calo degli acquisti russi (-15%).
Import
Le importazioni agroalimentari nell’Unione hanno registrato, nel mese di maggio 2024, un valore di €14,7 miliardi, stabile su base congiunturale e in crescita del +3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Considerando il dato cumulato dei primi cinque mesi 2024, le importazioni comunitarie hanno raggiunto un valore di 69,6 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al dato del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, il confronto tra gennaio-maggio 2024 e lo stesso periodo del 2023 vede una crescita del valore delle importazioni di caffè, tè, cacao e spezie del +26%, dovuta ai prezzi più elevati del cacao; cresce anche l’import di frutta e noci (+9% in termini monetari) e di olive e olio di oliva (+156% su base annua) per effetto sia di volumi che di prezzi in aumento. D’altra parte, si osservano cali per i cereali (-30% in termini di valore) e per oleaginose e colture proteiche (-17%). La Costa d’Avorio è il paese che registra, ancora una volta, la maggiore crescita in termini assoluti di valori di produzioni agroalimentari importate in Unione Europea, con un aumento del +49% del dato relativo ai primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è guidata soprattutto dal cacao e dai suoi prezzi in continuo aumento. In crescita su base annua, per il periodo gennaio-maggio 2024, anche gli acquisti in termini monetari da Nigeria (+117%) e Tunisia (+115%), grazie soprattutto a olio d’oliva. D’altra parte, prosegue il forte calo delle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Australia (-56% per i primi cinque mesi del 2024 su base annua), a causa di una contrazione delle importazioni di colza. In calo anche l’import da Indonesia (-17%, soprattutto per olio di palma) e Canada (-28%, in particolare a causa dei ridotti acquisti di cereali).
Maggiori dettagli nel report della Commissione Europea in allegato.