Sfiora i 60 miliardi l'export del primo trimestre
Prosegue la crescita del commercio agroalimentare dell’Unione Europea, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione relativi al mese di marzo 2025. In particolare, il valore mensile dell’export ha raggiunto i 21,1 miliardi di euro, in aumento del +8% rispetto a febbraio e del +5% rispetto a marzo 2024. Le importazioni, nello stesso mese, si attestano a 16,9 miliardi di euro, in crescita dell’11% su base mensile e del 24% su base annua. La bilancia commerciale di marzo registra così un avanzo di oltre 4,2 miliardi, stabile rispetto al mese precedente.
Nel complesso, il primo trimestre del 2025 si chiude con esportazioni agroalimentari per 59,7 miliardi di euro, in aumento del +3% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre le importazioni raggiungono i 48,1 miliardi, con un incremento del 20%. L’avanzo commerciale trimestrale risulta pari a 11,6 miliardi.
Export
Nel periodo gennaio-marzo 2025, il Regno Unito si conferma la principale destinazione dell’export agroalimentare dell’Unione, con 13,5 miliardi di euro (+5% su base annua), trainato in particolare dall’aumento dei prezzi dei prodotti a base di cacao. Seguono gli Stati Uniti, con 7,9 miliardi di euro (+11%), sostenuti dalla crescita del valore delle esportazioni di vino, distillati e cioccolato. Al terzo posto la Svizzera, con 3,4 miliardi (+12%), anch’essa favorita dai rincari dei derivati del cacao. Cala invece l’export verso la Cina, che scende al quarto posto con 3,1 miliardi di euro (-12%), anche per via di una significativa riduzione nei volumi di cereali esportati.
Tra i prodotti, la categoria caffè, tè, cacao e spezie mostra l’aumento più marcato in valore, con un incremento del +51% rispetto al primo trimestre 2024, spinto soprattutto dal forte aumento dei prezzi del cacao. In crescita anche le esportazioni di cioccolato e confetteria (+21%) e dei lattiero-caseari (+7%). In calo, invece, l’export di cereali (-27%), per effetto della riduzione dei volumi di frumento e mais, nonostante il lieve aumento dei prezzi. Diminuiscono anche le esportazioni di olio d’oliva (-9%) e delle preparazioni a base di frutta, noci e ortaggi (-4%).
Import
L’import agroalimentare dell’Unione prosegue nella tendenza al rialzo, sospinto soprattutto dai rincari delle principali materie prime. A marzo, il valore delle importazioni ha raggiunto i 16,9 miliardi di euro, portando il totale del primo trimestre a 48,1 miliardi, in crescita del +20% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il Brasile si conferma primo partner commerciale per l’import, con 4 miliardi di euro (+10%), seguito dagli Stati Uniti, che sfiorano i 4 miliardi (+21%), trainati in particolare dalle forniture di mais. Il Regno Unito occupa la terza posizione con 3,8 miliardi di euro (+4%). Prosegue la forte crescita degli acquisti da Costa d’Avorio (+84%) e Cina (+35%), entrambe in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime, soprattutto cacao. Si segnalano inoltre incrementi consistenti delle importazioni da Canada (+88%) e Australia (+149%), rispettivamente per cereali e colza.
In termini di prodotti, la categoria caffè, tè, cacao e spezie si conferma la più rilevante, con un valore in crescita del +69% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente, seguita da frutta e noci (+18%). Crescono anche le importazioni di prodotti non edibili (+21%) e di cereali (+18%), in particolare di mais. In calo, invece, le importazioni di zucchero e isoglucosio (-39%) e di olio d’oliva (-32%), per effetto combinato di prezzi e volumi in discesa.
Per maggiori dettagli, è possibile consultare il report della Commissione Europea in allegato.