Valore dell’export a 20,1 miliardi
Pubblicati dalla Commissione Europea i dati sul commercio agroalimentare dell’Unione aggiornati a novembre 2024. Il quadro mostra un calo degli scambi rispetto al mese precedente, con le esportazioni che registrano un valore di 20,1 miliardi di euro, in ribasso del -7% rispetto a ottobre ma allo stesso livello di novembre 2023. In calo, rispetto allo scorso mese, anche il valore delle importazioni, per 15,5 miliardi di euro complessivi, con una variazione del -5% rispetto a ottobre ma in aumento del +18% rispetto al valore registrato nel novembre 2023. La bilancia commerciale degli scambi agroalimentari per il mese di novembre registra, di conseguenza, un surplus pari a 4,6 miliardi di euro, in calo del -14% rispetto al mese di ottobre e del -33% in confronto a novembre 2023.
Export
Il solo mese di novembre 2024 ha registrato un valore di esportazioni agroalimentari comunitarie pari a 20,1 miliardi di euro, in calo del -7% su base mensile ma stabile su base tendenziale. Il dato cumulato dei primi undici mesi del 2024 vede un valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati pari a 217,2 miliardi di euro, +3% in confronto allo stesso periodo del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, prosegue la crescita del valore delle esportazioni di olive e olio d’oliva, con i primi undici mesi del 2024 che segnano un +45% rispetto allo stesso periodo del 2023, a causa soprattutto dell’aumento dei prezzi. In crescita del +32% in confronto al periodo gennaio-novembre del 2023 anche il valore delle esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie. I cereali vedono, per i primi undici mesi del 2024, un calo del -18% del valore delle esportazioni su base tendenziale, a causa soprattutto della contrazione dei prezzi (-14%). In calo, sempre rispetto al periodo gennaio-novembre 2023, il valore delle esportazioni di oli vegetali (-28%), così come si riduce l’export di vino, -3% rispetto allo scorso anno. Il Regno Unito si conferma la principale destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Unione Europea. Con un tasso di crescita del +4% su base tendenziale, per i primi undici mesi del 2024 il mercato d’oltremanica assorbe il 23% del valore delle esportazioni agroalimentari UE. Il mercato che nei primi undici mesi del 2024 ha registrato la maggiore crescita, in termini di valore delle esportazioni agroalimentari dall’Unione Europea, è quello degli Stati Uniti, dove il valore dell’export è aumentato di 2,8 miliardi di euro, in rialzo del +11% rispetto allo scorso anno, grazie all’aumento di acquisti di molti prodotti, tra i quali spiccano olive e olio d’oliva. Gli Stati Uniti si confermano così al secondo posto tra i principali partner UE, assorbendo il 12% del valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie. Al terzo posto la Cina (6% delle esportazioni agroalimentari UE), nonostante il calo del -9% su base annua, dovuto alla riduzione delle importazioni di carne suina, prodotti lattiero-caseari e cereali europei. Da segnalare anche l’importante aumento delle esportazioni verso l’Australia (+10% rispetto allo stesso periodo del 2023) e il Giappone (+6%), mentre prosegue il calo dell’export verso la Russia (-10%), così come verso il Sudafrica (-12%) e l’Indonesia (-20%).
Import
Le importazioni agroalimentari nell’Unione hanno registrato, nel mese di novembre 2024, un valore di 15,5 miliardi di euro, in calo del -5% in confronto al mese precedente ma in rialzo del +18% rispetto a novembre 2023. Considerando il dato cumulato dei primi undici mesi 2024, le importazioni comunitarie hanno raggiunto un valore di 156,6 miliardi di euro, +7% rispetto al dato del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, il confronto tra gennaio-novembre 2024 e lo stesso periodo del 2023 vede una crescita del valore delle importazioni di caffè, tè, cacao e spezie del +44%, dovuta ai prezzi più elevati del cacao; cresce anche l’import di frutta e noci (+11% in termini monetari), anche in questo caso soprattutto a causa dei prezzi in aumento. D’altra parte, si osservano cali per i cereali (-17% in termini di valore) e per oleaginose e colture proteiche (-7%). La Costa d’Avorio è il paese che registra, ancora una volta, la maggiore crescita in termini assoluti di valori di produzioni agroalimentari importate in Unione Europea, con un rialzo del +61% del dato relativo ai primi undici mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. L’aumento è guidato soprattutto dal cacao e dai suoi prezzi in continua ascesa. In crescita su base annua, per il periodo gennaio-novembre 2024, anche gli acquisti in termini monetari da Nigeria (+131%) e Camerun (+100%), sempre per lo stesso prodotto, e da Ucraina (+12%), grazie soprattutto a semi oleosi e oli vegetali. D’altra parte, prosegue il forte calo delle importazioni dalla Russia (-45% per i primi undici mesi dell’anno), soprattutto per i ridotti acquisti di oli vegetali e cereali, e dall’Australia (-32%), a causa di una contrazione dell’import di colza.
Maggiori dettagli nel report della Commissione Europea in allegato.