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UE, commercio agroalimentare in crescita a febbraio 2024

UE, commercio agroalimentare in crescita a febbraio 2024

Saldo della bilancia commerciale in crescita del +17% su base annua

Pubblicati dalla Commissione Europea i dati sul commercio agroalimentare dell’Unione relativi a febbraio 2024. Rispetto al mese di gennaio, si osserva una crescita per il valore delle esportazioni, che per il mese di febbraio hanno raggiunto un valore di 19,4 miliardi di euro, mentre il valore delle importazioni si è fermato a 13,2 miliardi di euro, in calo del -2% su base mensile. La bilancia commerciale registra un surplus pari a 6,2 miliardi di euro, in crescita del +24% in confronto al mese precedente e del +27% rispetto a febbraio 2023. Di seguito i dettagli relativi a esportazioni e importazioni.

 

Export

Il solo mese di febbraio 2024, ha registrato un valore di esportazioni agroalimentari comunitarie pari a 19,4 miliardi di euro, in crescita del +5% su base mensile e del +4% su base annua. Il dato cumulato dei primi due mesi del 2024 vede un valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati pari a 37,7 miliardi di euro, +3% in confronto al primo bimestre 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, prosegue la crescita del valore delle esportazioni di olive e olio d’oliva, con i primi due mesi del 2024 che segnano un +58% rispetto allo stesso periodo del 2023, a causa soprattutto dell’aumento dei prezzi, mentre i volumi esportati rimangono stabili. In crescita del +10% in confronto a gennaio-febbraio 2023 anche il valore delle esportazioni di preparazioni alimentari miste, mentre zucchero e isoglucosio crescono del +136% in confronto allo scorso anno. I cereali vedono, per i primi due mesi del 2024, una forte crescita dei volumi esportati rispetto allo scorso anno (+36%), mentre in termini monetari si registra un calo del -2%, a causa della contrazione dei prezzi. In calo, sempre rispetto ai primi due mesi del 2023, il valore delle esportazioni di olii vegetali (-39%) e di prodotti lattiero caseari (-5%), a causa soprattutto dei prezzi più bassi rispetto all’anno precedente. Il Regno Unito si conferma la principale destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Unione Europea. Con un tasso di crescita maggiore del +7% rispetto a gennaio-febbraio 2023, grazie soprattutto agli acquisti di birra, sidro, carne suina, preparazioni di frutta e noci, il mercato d’oltremanica assorbe il 22% del valore delle esportazioni agroalimentari UE. . Al secondo posto gli Stati Uniti, che contano per il 12% del valore delle esportazioni agroalimentari comunitarie, in crescita del +9% rispetto al primo bimestre 2023, soprattutto grazie all’aumento di acquisti di olive e olio d’oliva. Al terzo posto si conferma la Cina (6% delle esportazioni agroalimentari UE), nonostante il calo del -13% su base annua, dovuto alla riduzione delle importazioni di carne suina e preparati di cereali europei. Da segnalare anche un’importante crescita delle esportazioni europee verso il Giappone (+11% rispetto al dato dei primi due mesi del 2023), mentre calano gli acquisti russi (-22% su base annua).

 

Import

Le importazioni agroalimentari nell’Unione hanno registrato un valore di €13,2 miliardi a febbraio 2024, in calo del -2% su base congiunturale e su un livello simile rispetto a febbraio 2023. Considerando il dato cumulato dei mesi di gennaio e febbraio 2024, le importazioni comunitarie hanno raggiunto un valore di 26,5 miliardi di euro, -3% rispetto ai primi due mesi del 2023. Nel dettaglio dei principali prodotti, il confronto tra i primi due mesi del 2024 con lo stesso periodo del 2023 vede una crescita del valore delle importazioni di caffè, tè, cacao e spezie del +23%, dovuta ai prezzi più elevati e all’aumento degli acquisti di cacao; cresce anche l’import di frutta e noci (+12% in termini monetari), dovuto ai maggiori volumi importati, e di olive e olio di oliva (+172% su base annua) per effetto sia di volumi che di prezzi. D’altra parte, si osservano cali per i cereali (-35% in termini di valore) e per oleaginose e colture proteiche (-20%).  La Costa d’Avorio è il paese che registra la maggiore crescita di valori di produzioni agroalimentari importati in Unione Europea, con un aumento del +34% del dato relativo ai primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita è guidata soprattutto dal cacao. In crescita su base annua, per il primo bimestre 2024, anche gli acquisti in termini monetari da Turchia (+16%), Egitto (+53%), Marocco (+20%) e Tunisia (+114%), grazie soprattutto a frutta, verdura e noci. D’altra parte, si registra un forte calo delle importazioni di prodotti agroalimentari dall’Australia (-74% per i primi due mesi del 2024 su base annua), a causa di una contrazione delle importazioni di colza. In calo anche l’import da Indonesia (-32%, soprattutto per olio di palma), Argentina (-28%, che ha riguardato in particolare le farine di soia) e Canada (-31%, per una riduzione degli acquisti di cereali e oleaginose). In calo, del -5% su base tendenziale, anche il valore delle importazioni dall’Ucraina, dovuto soprattutto alla contrazione dei prezzi dei cereali, mentre aumentano gli acquisti di olii vegetali. L’Ucraina si conferma comunque la principale fonte di prodotti agroalimentari dell’Unione Europea anche per gennaio-febbraio 2024.

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