Dieci milioni di posti di lavoro nei prossimi cinque anni, 24 milioni di persone potranno usufruire di strade accessibili in ogni stagione, oltre 100mila studenti trarranno benefici dai progetti Erasmus, 750mila persone avranno accesso a una formazione professionale, 30 milioni di soggetti (cittadini e aziende) beneficeranno dell’accesso all’energia elettrica. Questi sono alcuni dei numeri che raccontano in parte lo sviluppo dell’Alleanza fra Africa ed Europa, secondo il progetto presentato dalla Commissione Ue che ha proposto di aumentare gli investimenti per l’Alleanza, in modo da attrarre ulteriormente i capitali privati, sostenere l’istruzione e lo sviluppo di competenze per l’occupabilità, oltre a dare impulso e agli affari, attraverso azioni concreti in ogni ambito. Questo piano è stato sostenuto da bilancio attuale della Commissione e lo sarà anche per quello futuro, con un incremento dei fondi dedicati.
Fra gli obiettivi sottolineati dalla Commissione c’è quello di promuovere gli investimenti strategici e rafforzare la partecipazione del settore privato, attraverso una serie di azioni, fra cui quelle di aumentare il supporto per gli investimenti tramite garanzie e identificare le catene del valore più promettenti e le opportunità per la produzione e l'elaborazione a livello nazionale e regionale attraverso i Job and Growth Compacts.
Per quanto riguarda gli investimenti nell’istruzione e nella formazione, la Commissione sottolinea che l'Africa ha la popolazione più giovane di qualsiasi regione del mondo e la forte crescita demografica non si arresta. Quindi fornire alle persone l'accesso a l'istruzione è di fondamentale importanza. Per aumentare gli investimenti e creare posti di lavoro, è necessario tenere conto delle richieste del mercato del lavoro. Nonostante gli attuali sforzi in materia di istruzione (l’Ue ha investito 1,34 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020 in programmi ad hoc), servono ulteriori investimenti, da parte di tutti, Ue, Stati membri e Stati africani. Le azioni proposte dalla Commissione vanno in questa direzione: sono orientate in particolare verso il sostegno di iniziative finalizzare alla promozione di una struttura in grado di mettere in luce quali sono le competenze che servono in ogni singolo Paese e poi lavorare su quelle per agevolarne lo sviluppo.
Altro punto chiave è il rafforzamento del contesto imprenditoriale e degli investimenti del settore privato. Per arrivare a questo risultato, puntualizza la Commissione, occorre muoversi in un contesto in cui vi siano pace, sicurezza e stabilità e anche un clima favorevole all’imprenditoria, quindi stabilità macroeconomica e sistemi finanziari aperti che permettano un facile accesso al credito. La Commissione quindi propone di sviluppare un dialogo rafforzato e una cooperazione con i partner africani, per lavorare assieme su questi aspetti.
E poi ancora, per promuovere l’Alleanza, bisogna sfruttare anche tutto il potenziale dell'integrazione economica e del commercio. L'UE è il principale partner commerciale dell'Africa, rappresenta il 36% degli scambi di merci in Africa, per un valore di 243,5 miliardi di euro nel 2017 e rimane il mercato più aperto per le esportazioni africane nel mondo. Fra le azioni proposte dalla Commissione: sostenere i negoziati dell'Africa continentale di libero scambio; rafforzare gli scambi tra l'Ue e l'Africa (la prospettiva a lungo termine è quella di creare un accordo di libero scambio globale fra gli Stati africani e tra l'UE e l'Africa); mettere in campo un importante pacchetto di risorse finanziarie.