Ambiente

Granarolo: meno plastica e un piano anti-spreco

Granarolo: meno plastica e un piano anti-spreco

Investire sul benessere animale, ridurre la plastica, con annessa sperimentazione di materiali alternativi e un piano anti-spreco su cui puntare assieme a istituzioni e consumatori: Granarolo accelera sul fronte della sostenibilità ambientale, mettendo in campo questi tre nuovi obiettivi da raggiungere entro il prossimo triennio.

Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda il benessere animale dopo aver certificato tutte le stalle della filiera, ora viene alzata l’asticella: Granarolo punta ad ottenere un punteggio alto per tutte le stalle. In parallelo si lavorerà con i veterinari aziendali per introdurre pratiche preventive ed una gestione dell'uso dei farmaci orientata alla migliore efficacia terapeutica e a una loro riduzione.

Cambiamenti in corso anche per la plastica: lo scorso marzo Granarolo ha lanciato sul mercato la prima bottiglia di latte in Italia con il 20% di plastica riciclata, entro fine anno si arriverà al 50% su tutte le bottiglie. Da inizio anno è inoltre partito il recupero delle bottiglie in plastica rese dal mercato, prima destinate a termovalorizzatore o discarica, e in parallelo sono in corso sperimentazioni su materiali alternativi alla plastica, anche in sinergia con giovani start-up. La nuova sfida per il Gruppo è quella di coinvolgere i consumatori nella raccolta di plastiche alimentari che saranno utilizzate per fare altre bottiglie, senza passaggi intermedi.

In campo anche un piano anti-spreco: si punta ad allungare la shelf life (durabilità) dei prodotti e a campagne di sensibilizzazione sul consumatore, con l’obiettivo di ridurre del 10% i resi relativi a latte e latticini del mercato italiano (122mila tonnellate di prodotto) con un risparmio di 1.400 tonnellate di CO2 equivalenti, pari all’illuminazione annua di una città con circa 20.000 abitanti. “Stiamo allungando il periodo di vita dei nostri prodotti – ha sottolineato il presidente - Gianpiero Calzolari. Ora servono leggi che favoriscano la durabilità degli stessi, il loro mantenimento e una tassazione che non colpisca il lavoro, ma l’energia e i materiali utilizzati”

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