Molte grandi aziende italiane dell’industria alimentare ormai concentrano parte della loro attenzione e del loro budget nella ricerca e nello sviluppo di imballaggi innovativi e green. Il packaging per un gruppo globale come Ferrero, presente in oltre 170 Paesi del mondo con i propri prodotti, è un tema estremamente sensibile, tanto più se si parla di imballaggi in plastica.
Se ne è parlato a Milano in occasione della presentazione del IX rapporto sulla responsabilità sociale di impresa. Ferrero ha adottato la cosiddetta strategia delle 5 R: riciclo, rimozione, riduzione, riutilizzo, e rinnovabilità. La strategia si basa appunto sul riciclo, per migliorare la riciclabilità e il contenuto di riciclato negli imballi, sulla rimozione, ad esempio, del materiale in esubero e di qualunque elemento di overpackaging, sulla riduzione dell’utilizzo di materiali, attraverso l’alleggerimento e l’ottimizzazione del design, sul riutilizzo, con l’implementazione di soluzioni che possono essere reintrodotte nel ciclo produttivo e riutilizzate per lo stesso scopo per cui sono state progettate, e sulla rinnovabilità, con l’uso di materiali derivanti da fonti rinnovabili.
"Noi immettiamo circa 430mila tonnellate di imballi a livello mondo all'anno. Di questi solo il 20% è plastica, su questa abbiamo lavorato in ottica di 5 R: in 5 anni abbiamo ottenuto una riduzione di circa 6.500 tonnellate di plastica lavorando su alcuni imballaggi come le bottiglie di estathè, le confezioni delle praline e i tappi della Nutella", ha spiegato Paola Avogadro, Ferrero Global Packaging Design.
Non solo: grazie all'utilizzo per il 90% di materiale riciclato negli imballaggi non a diretto contatto col prodotto, come i vassoi dei mezzi espositivi, sono state risparmiate 10mila tonnellate di materiale vergine in 5 anni. In questo direzione vanno anche alcune soluzioni più originali. L'azienda per un uovo di Pasqua ha sostituito il piedistallo di plastica con uno di cioccolato eliminando una delle componenti di imballo e applicando alla lettera la R di rimozione.
"Protezione del prodotto e sicurezza alimentare sono alla base delle scelte di packaging di Ferrero da moltissimi anni. Oggi se vogliamo la novità è quello che sta succedendo a livello normativo sul tema ambiente e plastica nello specifico dove quindi ci confrontiamo con legislazioni che non esistevano prima che mirano a regolamentare l'utilizzo della plastica che oggi è un pochino demonizzata e facciamo i conti con le nuove direttive", ha concluso Avogadro.