La startup americana Solectrac produce e distribuisce trattori elettrici, caricati con energia rinnovabile. Ma restano ancora alcune criticità per il diffondersi di queste tipologie di mezzi
Trattori elettrici, a emissioni zero, messi sul mercato, in varie tipologie, “per ridurre l’impatto sui cambiamenti climatici, migliorando al contempo la salute e la sicurezza dei lavoratori agricoli”. È l’obiettivo che ha spinto la startup Solectrac, con sede a San Francisco, a produrre e distribuire trattori elettrici, nella categoria di potenza inferiore a 80 cavalli, alimentati esclusivamente a batteria.
Solectrac, con sede a San Francisco, fondata nel 2009, è riuscita a raccogliere finanziamenti per un totale di $ 730.000, derivanti principalmente da US-India Science & Technology Endowment Fund e dalla US National Science Foundation. Questi primi fondi hanno permesso lo sviluppo iniziale dei suoi modelli di eUtility e eFarmer. Ora, Solectrac ha attivato una campagna di crowdfunding attraverso il sistema StartEngine (piattaforma che ha raccolto oltre $150 milioni per oltre 350 aziende, con circa 9.000 azionisti).
L'investimento iniziale è stata una delle sfide che l'azienda ha dovuto affrontare, ma non è l'unica. "La nostra più grande sfida è far sapere che sono disponibili trattori elettrici e che le loro prestazioni sono uguali o migliori rispetto ai mezzi a diesel. Ci sono voluti circa 20 anni perchè le auto elettriche prendessero piede nella società. Speriamo che i trattori elettrici vengano accettati più rapidamente". Tra le principali criticità al diffondersi sul mercato di questo tipo di trattori c'è sicuramente il loro elevato costo iniziale, che è superiore a quello di un trattore diesel equivalente, "sebbene i nostri trattori elettrici eliminino ampiamente i costi di carburante e di manutenzione dei trattori diesel", spiega un rappresentante della startup.
I trattori elettrici prodotti da Solectrac possono essere alimentati da energia rinnovabile, eliminando così la necessità di utilizzare combustibili fossili, spiegano in un’intervista ad Agfundernews. Oltre ai benefici ambientali, ci sono sicuramente anche quelli economici: nel 2017, gli agricoltori statunitensi hanno speso circa $12 miliardi di carburante, secondo il rapporto del National Agricultural Statistics Service dell'USDA.
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