Ambiente

L’agricoltura e la PAC nell’Eurobarometro di Giugno

L’agricoltura e la PAC nell’Eurobarometro di Giugno

Sulla base dell'indagine condotta nei 27 Stati membri dell'UE tra il 21 febbraio e il 21 marzo 2022, lo scorso 21 Giugno è stato pubblicato l’ultimo Eurobarometro

L’Eurobarometro pubblicato ha focalizzato l’attenzione su tematiche quali: agricoltura, Politica Agricola Comune (PAC), commercio internazionale di prodotti agricoli, i marchi di qualità, le esigenze alimentari speciali e il programma scolastico dell'UE.


Dai dati raccolti è emerso che quasi la metà dei cittadini europei ritiene essenziale identificare l’obiettivo prioritario della PAC nel dover assicurare a livello europeo un approvvigionamento del cibo che sia stabile nel tempo.


Dal 2020, infatti, è aumentata del 6% la popolazione europea che condivide tale opinione.
In particolare, la necessità di una fornitura di cibo garantita nel tempo è fortemente avvertita in 22 Paesi dell'UE e, di recente, l’opinione pubblica in tal senso è aumentata del 10% in Stati quali: Finlandia, Lituania, Svezia, Grecia, Spagna e Italia.
Inoltre, più della metà degli intervistati ha aggiunto che la PAC dovrebbe anche mirare al raggiungimento di prezzi alimentari ragionevoli per i consumatori. 
Dal 2020, questo punto di vista ha acquisito consenso in 20 paesi dell'UE, in particolare è stata la risposta più comune riscontrata in Grecia (76%), Cipro (75%), Bulgaria (62%), Ungheria (61%), Repubblica Ceca (58%), Lettonia (57%) e Polonia (52%). 
Invariata negli anni, invece, è l’opinione (condivisa da 6 europei su 10) secondo cui la missione principale della PAC è quella di fornire alimenti sicuri, sani e sostenibili.

Ed ancora, dalle indagini condotte è emersa la crescente consapevolezza che il cambiamento climatico sta danneggiando sempre di più l'agricoltura. 
In effetti, il 92% degli europei concorda sul fatto che eventi meteorologici estremi, come inondazioni e siccità, possono avere una ripercussione sull'approvvigionamento alimentare e sulla sicurezza alimentare nell'UE. 

In merito alle strategie intraprese per fronteggiare la crisi climatica in atto, il 58% degli intervistati ritiene che siano già stati conseguiti grandi risultati grazie ai sistemi di agricoltura adottati e agli interventi finanziari erogati dai fondi della PAC a sostegno degli agricoltori. 
Tuttavia, il 67% ritiene che potrebbe essere fatto molto di più attraverso le scelte dei singoli agricoltori europei, pur nella consapevolezza che questa transizione potrà rendere l’agricoltura europea meno competitiva a livello globale.


Inoltre, il 60% dei cittadini afferma che sarebbe disposto a sostenere anche un costo maggiore per l’acquisto di beni agricoli ottenuti da tecniche volte a contenere l’impronta di carbonio generata dagli stessi prodotti. Sempre in tema di scelte di acquisto, l’87% della popolazione considera rilevante la provenienza del prodotto alimentare da sistemi di filiera corta.
In merito alle tecniche di produzione alimentare, il 70% dei cittadini europei ritiene che la PAC sta contribuendo in modo rilevante a promuovere prassi sempre più sostenibili. In tema di prodotti alimentari biologici, il 92% degli europei pensa che siano più costosi di altre categorie di alimenti. In pochissimi (poco più di 4 su 10) ritengono difficile reperire l’offerta biologica negli scaffali di negozi e supermercati locali.

Tuttavia, su questo punto, sono state riscontrante differenze significative a livello nazionale. Dal 2020, infatti, è diminuita in 15 Paesi la percentuale di intervistati che considera non facilmente reperibili, a livello locale, i prodotti biologici. In particolare in Portogallo (50%, -13%), Grecia (40%, -12%), Austria (39%, -12%) e Repubblica Ceca (31%, -10%). 
Mentre, invece, in 10 paesi (in particolare Malta con il 63% della popolazione e Cipro con il 65%) gli intervistati sostengono di aver riscontrato maggiori difficoltà, rispetto al 2020, nell'accesso ai prodotti biologici.

In una prospettiva futura, invece, più di 9 intervistati su 10 ritengono l'agricoltura e le zone rurali di fondamentale importanza per il continente europeo.

Ad oggi, in concomitanza con il 60° anniversario della Politica Agricola Comune, è possibile constatare che il 70% della popolazione europea afferma di conoscere l’esistenza della PAC, intesa quale forma di sostegno offerta dall’Europa agli agricoltori. 
In particolare, è considerato notevole il contributo che tale politica agricola ha apportato in termini di: rinnovo generazionale e incremento di posti di lavoro nel settore agricolo ed alimentare; riduzione delle disparità di sviluppo nei territori dell'UE. 
In conclusione, il 76% afferma che la PAC va a vantaggio di tutti i cittadini europei e non solo degli agricoltori.

 

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