Inquinamento e degrado ambientale preoccupano più delle difficoltà economiche, anche se la disoccupazione resta il problema numero 1. Per la stragrande maggioranza degli italiani inoltre la difesa dell’ambiente è uno dei valori più importanti nell’attuale società. Il quadro emerge da una ricerca condotta da Nielsen, in collaborazione con Novamont, su un campione rappresentativo dei responsabili d’acquisto italiani tra i 18 e i 65 anni.
Quasi la totalità degli intervistati (il 92%) è convinta che tutti dovrebbero impegnarsi per ridurre la quantità di rifiuti. Un problema che preoccupa ben l’87% dei rispondenti. L’85% dei responsabili d’acquisto italiani, inoltre, afferma di fare la spesa orientandosi verso marche e prodotti rispettosi dell’ambiente, anche se ciò significa spendere un po’ di più. Non caso, per il 75% è meglio pagare di più un prodotto solo perché è sostenibile dal punto di vista ambientale, o perché lo è la sua confezione (73%).
La ricerca Nielsen approfondisce poi il tema del packaging. Il 62% dei consumatori è convinto che le aziende produttrici siano le principali responsabili dell’utilizzo della plastica come componente degli imballaggi nel comparto alimentare, dal momento che la plastica è percepita come “altamente inquinante” dall’87% degli italiani, mentre solo il 15% attribuisce responsabilità ai retailer.
Gli italiani sono però propositivi sul futuro: nei prossimi anni, il 64% si aspetta una riduzione dell’utilizzo della plastica non riciclabile negli imballaggi. Per raggiungere l’obiettivo, il 28% di loro suggerisce di impiegare maggiormente bioplastiche compostabili / biodegradabili, il 17% propone invece una maggiore distribuzione di prodotti sfusi e un maggiore utilizzo di carta / cartone e vetro. Suggeriti anche il vuoto a rendere (16%), l’impiego di plastiche riciclabili (14%) e la riduzione del volume/peso delle confezioni (7%).