La Centrale del Latte d’Italia cambia proprietà: Newlat ne rileva la maggioranza e lancia un'offerta di acquisto e scambio sulla società, valutata poco meno di 40 milioni, con la quale dà vita al terzo operatore del settore in Italia, con un fatturato da 500 milioni, alle spalle della ormai francese Parmalat e di Granarolo.
La società, nata proprio da una costola del gruppo di Collecchio e oggi di proprietà della famiglia Mastrolia, ha siglato un accordo per comprare il 46,2% di Centrale del Latte d'Italia (cui si aggiunge un 1,34% già posseduto) a un prezzo di 1 euro e 0,33 azioni Newlat Food per ciascun titolo dell'azienda acquisita. A vendere sono Finanziaria Centrale del Latte di Torino, Lavia e famiglia Luzzati, che diventeranno soci dell'acquirente con una quota del 5,3% prima dell'aumento di capitale e dell'opas che Newlat lancerà allo stesso prezzo.
Il gruppo dei Mastrolia, approdato lo scorso autunno in Borsa e con un fatturato di 350 milioni, aggiunge così ai suoi marchi, da Polenghi a Giglio passando per Buitoni, quelli collezionati negli anni da Centrale del Latte d'Italia con lo shopping che da Torino l'ha portata a conquistare le aziende del latte nel Levante Ligure, a Vicenza e in quelle dei comuni di Firenze, Pistoia e Livorno. Col risultato che oggi Centrale del Latte d'Italia porta in dote 120 prodotti, che vanno dal latte e suoi derivati agli yogurt e alle bevande vegetali coi marchi TappoRosso, Mukki, Tigullio e Vicenza sui territori di riferimento attraverso oltre 16.000 punti vendita.