La multinazionale sta puntando sulla riorganizzazione aziendale per affrontare la crisi legata al Covid 19, con la nomina di due nuovi amministratori delegati e la revisione su alcuni marchi
La multinazionale Danone mette in campo una nuova riorganizzazione aziendale, con la revisione anche della progettualità su alcuni marchi, per far fronte alla crisi Covid 19. L'azienda ha pubblicato i risultati delle vendite del terzo trimestre sostanzialmente in linea con le aspettative, mostrando un miglioramento sequenziale rispetto al trimestre precedente guidato da una forte accelerazione di Essential Dairy e Plant-based. E in questa occasione ha annunciato tre decisioni per progredire con i suoi piani di adattamento a “un nuovo mondo” legato alla crisi, con l'obiettivo di raggiungere i suoi obiettivi a medio termine, inclusa una crescita delle vendite fra il 3 e il 5%.
L’azienda ha spiegato che sta rimodellando la propria riorganizzazione: questo percorso include la nomina di due amministratori delegati macroregionali, rispettivamente responsabili di Danone International e Danone North America e di un nuovo COO che integrerà funzioni strategicamente importanti, dalla ricerca e sviluppo all'approvvigionamento fino alle operazioni e alla qualità; Il secondo passo è condurre una revisione strategica completa del portafoglio di marchi, SKU, a partire da una revisione immediata delle sue opzioni strategiche per l'Argentina, per il marchio Vega.
Danone sta anche accelerando la finalizzazione di un piano ambizioso per la strategia di adattamento per contrastare le sfide e cogliere le opportunità di crescita ed efficienza che emergono da un nuovo mondo COVID, con implementazione a partire dal primo trimestre del 2021.
I dati
Nel terzo trimestre del 2020, le vendite consolidate si sono attestate a € 5,8 mld, in calo del -9,3% su base riportata, principalmente a causa della variazione delle valute rispetto all'euro che ha avuto un effetto del -7,1% sulle vendite del trimestre. I ricavi sono diminuiti del 2,5%, a parità di perimetro. I volumi sono migliorati sequenzialmente a -0,4% nel trimestre (contro -2,6% nel secondo trimestre).
In particolare Danone ha sofferto di un calo delle vendite nel canale dei consumi fuori casa. L'e-commerce, invece, è cresciuto del 40%. I prodotti lattiero-caseari essenziali hanno ottenuto buoni risultati e le alternative ai latticini a base vegetale stanno persino crescendo a tassi a due cifre. In Europa, Danone è riuscita a guadagnare quote di mercato grazie ad Actimel, Danette e Alpro.
Emmanuel Faber, presidente e amministratore delegato, ha sottolineato: “I nostri risultati del terzo trimestre riflettono quanto il COVID, le misure sanitarie connesse, la chiusura dei confini, l'incertezza nella fiducia dei consumatori e alcuni cambiamenti strutturali. influenzino la nostra attività. Poiché prevediamo una continua volatilità nelle altre nostre attività a breve termine, il ritorno della crescita dell'EDP oltre il 3%, sia per il terzo trimestre che per l'inizio dell'anno scorso è una stella polare per la nostra ambizione di riconnetterci il prima possibile con il nostro programma di crescita redditizia a medio termine del 3-5%. La nostra strategia sulla focalizzazione del portafoglio e sull'allocazione del capitale costituirà un ulteriore fattore abilitante”.
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