Uno studio del Parlamento europeo mette in risalto sfide e opportunità che il comparto agroalimentare dovrà affrontare in futuro
I megatrend del settore alimentare sono stati messi in luce in un uno studio, promosso su iniziativa della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo dal titolo “Megatrends in the agri-food sector: global overview and possible policy response from an EU perspective”. L’obiettivo è quello di fare una overview delle principali sfide e opportunità che sta vivendo oggi il comparto agroalimentare, per cercare di definire possibili scenari e politiche di sviluppo futuro.
Si stima che entro il 2050 il settore agroalimentare dovrà produrre circa il 50% in più di alimenti e mangimi, per soddisfare l'aumento della domanda globale, conseguenza anche dell’incremento demografico e di una crescita economica. A livello mondiale, il PIL pro capite dovrebbe infatti aumentare, passando da 8.147 EUR nel 2012 a 13.503 EUR nel 2050, seppur con certe disparità tra le varie aree geografiche: nei paesi sviluppati ad alto reddito, la sovrapproduzione e un consumo eccessivo porterà a ingenti perdite di cibo e sprechi, per non parlare di tutti i problemi legati alla sovralimentazione come l'obesità e altri problemi di salute. Dall’altra parte, però, la malnutrizione rimarrà un'elevata causa di morte in Africa centrale e in alcuni paesi asiatici. I cambiamenti climatici, sono una sfida sempre più importante, con significativi impatti sul settore agricolo.
Da una parte quindi è necessario ridefinire i modelli produttivi, che siano più sostenibili e rispettosi delle risorse e dell’ambiente, e che diano più stabilità e sicurezza nell’approvvigionamento e accesso alle materie prime e alimenti; e dall’altra è necessario lavorare per far diventare il comparto primario un settore che gioca un ruolo di prim’ordine nella lotta al cambiamento climatico (per tutti gli effetti positivi che può generare nella riduzione delle emissioni in atmosfera, nel sequestro del carbonio nel suolo, ecc.). Un ruolo importante lo hanno sicuramente le nuove tecnologie, potrebbero da una parte aumentare la produzione, ma dall’altra migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse e supportare gli agricoltori nell’adozione e monitoraggio delle buone pratiche di sostenibilità e eticità dei sistemi produttivi. In questo contesto, far fronte alla crescente domanda di prodotti alimentari diventerà un compito ancora più importante. Lottare contro la fame e la denutrizione e al tempo stesso realizzare livelli soddisfacenti di sicurezza alimentare è già una sfida importante nella maggior parte dei paesi a basso reddito (ad es. Africa centrale). Dall’altro lato, c’è una diffusione globale del fenomeno di obesità, soprattutto infantile. Parallelamente, tutti gli operatori e attori delle filiere agroalimentari (dalla produzione agricola, alla trasformazione industriale e distribuzione)
dovranno adattarsi alla rapida evoluzione dei nuovi modelli di consumo e distribuzione. Le filiere agroalimentari dovranno quindi fare importanti passi avanti per essere all’altezza di queste sfide, assicurando un approvvigionamento adeguato di cibo sano e di qualità, ma allo stesso tempo dimostrando di avere sistemi produttivi efficienti e rispettosi dell’ambiente e del benessere animale.
Tutti gli scenari individuati nello studio sono elencati nel nostro magazine, per conoscerli, clicca qui