Economia e mercati

In crescita le importazioni agroalimentari dell'UE

In crescita le importazioni agroalimentari dell'UE

Report mensile della Commissione Europea sul commercio agroalimentare

I flussi commerciali mensili dell'UE di prodotti agricoli e alimentari hanno raggiunto un valore record di 36,5 miliardi di euro nell'ottobre 2022. In aumento le importazioni agroalimentari, che raggiungono 1 15,7 miliardi di euro quel mese, segnando un + 3% rispetto al mese precedente, rialzo dovuto ai prezzi più elevati per farina di soia, colza, grano e olio di girasole. Pur registrando una leggera diminuzione mensile, le esportazioni rimangono forti con un valore di 20,7 miliardi di euro. Nel complesso, e nonostante l'aumento delle importazioni, la bilancia commerciale dell'UE rimane positiva a 5 miliardi di euro. Sono questi i principali risultati dell'ultimo rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea, che presenta anche un focus sull'evoluzione della produzione e del consumo di grano e mais in varie regioni del mondo (in allegato il report completo)

Esportazioni
In termini di valore, le esportazioni agroalimentari dell'UE sono diminuite dell'1,2% su base mensile. Il calo è dovuto principalmente a una diminuzione delle esportazioni di alcolici e liquori, nonché di formaggi. L'aumento del 3% delle esportazioni verso la Cina ha parzialmente compensato il calo delle esportazioni verso Stati Uniti (-5%) e Regno Unito (-2%). Nonostante questa diminuzione mensile, le esportazioni agroalimentari dell'UE verso gli Stati Uniti e il Regno Unito non sono mai state così elevate. Nei primi dieci mesi del 2022, le esportazioni dell'UE verso gli Stati Uniti hanno raggiunto i 24,4 miliardi di euro (+29% superiore alla media triennale per lo stesso periodo). Allo stesso modo, le esportazioni dell'UE nel Regno Unito da gennaio a ottobre 2022 per un valore di 39,5 miliardi di euro sono superiori del 15% rispetto al 2021.

Importazioni
Il Brasile e l'Ucraina sono i primi due paesi per le importazioni agroalimentari dell'UE. Le importazioni dal Brasile sono diminuite del 17% nell'ottobre 2022 rispetto al mese precedente. Tuttavia, le importazioni dall'Ucraina sono aumentate del 25% con mais, olio di girasole, semi di girasole e colza che rappresentano il 70% delle importazioni dell'UE. Il valore delle importazioni dall'Ucraina e dal Brasile è superiore del 20% a quello del terzo più importante fornitore di prodotti agroalimentari dell'UE, ovvero il Regno Unito.

I volumi di olio di palma importato sono diminuiti del 16% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre le importazioni di mais sono aumentate del 66%.

Focus su produzione e consumo di grano e mais
La pandemia di COVID-19 e, più recentemente, l'invasione russa dell'Ucraina, hanno messo a repentaglio la sicurezza alimentare globale e i mezzi di sussistenza di milioni di persone in tutto il mondo. La Commissione europea sta collaborando con i partner a tutti i livelli per sostenere gli sforzi volti a portare cibo a coloro che ne hanno più bisogno e aiutare gli agricoltori colpiti. Il rapporto include una sezione che presenta le evoluzioni storiche (dal 1961 al 2019) nel consumo e nella produzione di grano e mais in Europa, Asia centrale, Asia-Oceania, Africa e Americhe.

In sintesi, l'Asia ha avuto un deficit di grano a causa di un aumento del consumo dagli anni '60 che è stato solo parzialmente compensato da maggiori volumi di produzione. In Africa, il deficit si è particolarmente ampliato dagli anni 2000 per ragioni simili.  Per quanto riguarda il mais, l'UE presenta un leggero deficit nella produzione rispetto al proprio fabbisogno di consumo, mentre l’America è di gran lunga la principale regione esportatrice (principalmente Stati Uniti, Brasile e Argentina).

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