Economia e mercati

In Ucraina dimezzata la raccolta dei cereali. In scadenza accordo sull'export

In Ucraina dimezzata la raccolta dei cereali. In scadenza accordo sull'export

Appello del G7 per prorogare l'intesa

È dello scorso luglio l’intesa che ha permesso la ripresa, dopo l’avvio della guerra in Ucraina, delle esportazioni via mare di prodotti agricoli (in particolare cereali e fertilizzanti) dall’Ucraina. A novembre c’è stato un primo rinnovo, di 4 mesi. Ora quell’accordo è in scadenza (18 marzo il termine previsto). Ma, come riporta un articolo uscito su AgriSole, non è così scontata la proroga, visto che Mosca ora chiede flessibilità sulle esportazioni di fertilizzanti, frenate dalle sanzioni a carico del sistema finanziario. E la situazione è resa ancora più complicata dal crollo dei raccolti nel Paese devastato dalla guerra.

«Deploriamo il fatto che molti paesi nel mondo stiano soffrendo per le ripercussioni della guerra di aggressione contro l’Ucraina. Continueremo a sostenere la sicurezza alimentare, la disponibilità e l’uso sostenibile di fertilizzanti nei paesi vulnerabili che necessitano di assistenza». È quanto si afferma in un passaggio delle dichiarazioni finali dei capi di Stato e di governo dei paesi del G-7 che si sono riuniti in videoconferenza ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, riportato da AgriSole.

«Riconosciamo l’importanza dei corridoi di solidarietà aperti dall’Unione europea e dell’iniziativa sul grano dal Mar Nero facilitata dalle Nazioni Unite e dalla Turchia», si sottolinea nel testo. «L’iniziativa va prorogata in modo automatico alla scadenza fissata del 18 marzo». Le trattative, in effetti, sono già in corso ma – secondo fonti delle Nazioni Unite – la proroga non è al momento scontata, in quanto le autorità di Mosca hanno chiesto maggiore flessibilità per le esportazioni di fertilizzanti frenate dalle sanzioni a carico del sistema finanziario.

Delle conseguenze economiche della guerra in Ucraina si è discusso anche nel corso di un dibattito organizzato nei giorni scorsi dall’USDA, il dipartimento all’Agricoltura degli Usa, nell’ambito del forum annuale sulle prospettive del settore. Al dibattito hanno partecipato il Segretario di Stato Vilsack e il commissario Ue Wojciechowski. Dagli interventi è emerso un giudizio unanime sulla rilevanza dell’accordo che, da luglio dello scorso anno, ha permesso la ripresa delle esportazioni via mare di prodotti agroalimentari dell’Ucraina.

Quest’anno però la situazione è resa più complicata dal crollo dei raccolti ucraini. «Prima dell’invasione russa – ha detto il commissario Ue – la produzione di cereali e semi oleosi si attestava attorno a 100 milioni di tonnellate. Ora i raccolti sono dimezzati». Di conseguenza, Stati Uniti e Unione europea hanno una grande responsabilità per garantire la sicurezza alimentare globale. «Occorre assicurare i rifornimenti di grano e semi oleosi ai paesi più dipendenti dalle importazioni — ha sottolineato il segretario di Stato Usa – anche ai fini della stabilità politica in alcune zone dell’Africa e dell’Asia».

 

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