Economia e mercati

Istat, a ottobre + 5,8% per l'export dei formaggi italiani a livello mondiale

Istat, a ottobre + 5,8% per l'export dei formaggi italiani a livello mondiale

Aumento del 7,6% nell'UE, in termini di volume

L’export di formaggi a ottobre del 2023 segna una ulteriore crescita del 5,8% a livello mondiale e del 7,6% in UE in termini di volume. Se si considera il valore, la crescità è a doppia cifra: +13,7% nel mondo ed un +15,8% a livello europeo. A livello extra europeo i volumi continuano a segnare leggere variazioni positive (+1,61%) e prosegue la crescita in termini monetari che registrano un +9,7%. Lo segnale l'ultimo Report dell'Istat. 

Le principali categorie casearie trainanti nei 10 mesi del 2023 a volume si confermano i formaggi freschi, i grattugiati e Grana e Parmigiano che registrano rispettivamente +12,5%, +7,7% e +5,5%; mentre continua la performance negativa per alcune categorie, in particolar modo il Provolone e l’Asiago con cali di -11,2% e -6,0%. A valore si registrano in tutte le categorie importanti variazioni in crescita, ad eccezione del Provolone (-2,3%), in particolar modo nelle categorie dei freschi (+23,3%), dei grattugiati (+19,4%), e del Gorgonzola (+19,8%).

Considerando le esportazioni in  volume verso i principali Paesi europei si registrano variazioni in crescita, in particolar modo la Polonia e la Germania ed i Paesi Bassi che registrano rispettivamente un +31,1% , +10,2% e +9,8% trainando la crescita complessiva del +7,6%. A livello extra europeo i formaggi continuano a performare sottotono in particolar modo in Canada (-8,1%). La Cina costituisce un'eccezione, con un +16,1%. In termini monetari tutti i paesi europei continuano a registrare variazioni positive molto importanti; anche nei principali paesi extra europei si registrano crescite, in particolar modo la Cina e la Svizzera che segnano rispettivamente +29,3% e +13,5%.  Il Canada che continua a registrare variazioni negative (-3,8%).

Considerando il solo mese di ottobre 2023 si registra un +15,1% dell’export dei formaggi a volume a livello globale, sostenuta da una crescita molto importante in Cina e Stati Uniti che registrano rispettivamente +61% e +26,5%, anche se l’export all’interno dell’UE si conferma essere il più consistente e registra un +14,6%. A valore si registra una crescita del 14,2% a livello globale e del 12,8% a livello dell’UE.

Nella Comunità europea la principale destinazione di esportazioni casearie si conferma essere la Francia che segna un +7,2% a volume, in particolar modo crescono le categorie dei freschi (+15,2%) e dell'Asiago (+17,5%), rallentano l’export oltralpe le categorie come Provolone e Pecorino che rispettivamente registrano un -13% e -9,6%. A valore la crescita è +14,9%, trainata anch'essa dalla categoria dei freschi (+29,4%) e dall’Asiago (+39,2%).

In america, per quanto riguarda i volumi, il calo è più contenuto rispetto ai mesi precedenti: si registra un calo dello 0,6% dovuto principalmente al crollo registrato nella categoria altri formaggi e nella Mozzarella (-14,1% e -16,1%). Nonostante la decrescita nei volumi, i valori registrano cifre positive: i formaggi crescono del +5,6%. Gli Stati Uniti, a volume segnano un calo dello 0,3%, sotto l'aspetto monetario si registra una crescita anche se ridotta rispetto ai mesi precedenti (+6,3%).

In Asia, considerando i volumi, i principali attori si confermano Giappone e Cina, il primo però registra un calo del -5,8%, mentre la seconda cresce del +16,1% in particolar modo grazie alle categorie Provolone e Asiago (rispettivamente +230,5% e +80,2%). Anche considerando il valore, la Cina si conferma essere il paese con la crescita più significativa, registrando un +29,3% trainante è nuovamente la categoria del Provolone che segna un +358,8%.

In allegato il report

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