Economia e mercati

Istat, a settembre + 4,9% per l'export dei formaggi italiani a livello mondiale

Istat, a settembre + 4,9% per l'export dei formaggi italiani a livello mondiale

Aumento del 6,9% nell'UE, in termini di volume

L’export di formaggi a settembre del 2023 segna una ulteriore crescita del 4,9% a livello mondiale e del 6,9% in UE in termini di volume, mentre per il valore si mantiene una consistente crescita, +13,7% nel mondo e un +16,1% a livello europeo. A livello extra europeo i volumi continuano a segnare leggere variazioni positive (+0,01%) e prosegue la crescita in termini monetari (+8,8%). Lo segnale l'ultimo Report dell'Istat. 

Le principali categorie casearie trainanti nei 9 mesi del 2023 a volume si confermano i formaggi freschi, i grattugiati e Grana e Parmigiano che registrano rispettivamente +12,6%, +7,4% e +3,4%; mentre continua la performance negativa per le altre categorie, in particolar modo il Provolone e l’Asiago con cali di -12,8% e -6,8%. A valore si registrano in tutte le categorie importanti variazioni in crescita, in particolar modo nelle categorie dei freschi (+24,5%), dei grattugiati (+19,3%), e del Gorgonzola (+19,5%).

Considerando le esportazioni in a volume verso i principali Paesi europei si registrano variazioni in crescita, in particolar modo per Polonia, Germania e i Paesi Bassi che registrano rispettivamente un +29,2% , +9,8% e +10,4% che trainano la crescita. A livello extra europeo i formaggi continuano a performare sottotono, soprattutto in Canada (-13,0%). La Cina, che registra un +12,1%, costituisce un'eccezione. In termini monetari tutti i paesi europei continuano a registrare variazioni positive molto importanti. Anche nei principali paesi extra europei si registrano crescite: la Cina e la Svizzera segnano rispettivamente +25,9% e +14,1%.  Il Canada, invece, continua a registrare variazioni negative (-8,5%).

Considerando il solo mese di settembre 2023, si registra un +3,1% dell’export dei formaggi a volume a livello globale, sostenuta da una crescita molto importante in Cina (+34,3%), anche se l’export all’interno dell’UE si conferma essere il più consistente e registra un +5,3%. A valore si registra una crescita del 1,5% a livello globale e del 3,6% a livello dell’UE.

In Europa la principale destinazione di esportazioni casearie si conferma essere la Francia (+6,2% a volume). Sul fronte categorie, crescono soprattutto freschi (+15,3%) e grattuagiati (+9,6%), rallentano l’export oltralpe le categorie come Provolone e Pecorino che rispettivamente registrano un -15,1% e -12,4%. A valore si registra una crescita del +14,8%, trainata anch'essa dalla categoria dei freschi (+30,4%) e dall’Asiago (+42,7%).

In america, considerando i volumi, si registra un calo di -3,8%, dovuto principalmente dal crollo registrato nella categoria altri formaggi (-18,8%). Nonostante la decrescita nei volumi, i valori registrano cifre positive, i formaggi crescono del 3,0%. Gli Stati Uniti, a volume registrano un calo del -3,3%, anche sotto l'aspetto monetario si registara un rallentamento rispetto ai mesi precedenti, seppur la performance sia positiva +4,0%.

In Asia, considerando i volumi, i principali attori si confermano Giappone e Cina, il primo però registra un calo del -6,9%, mentre la seconda cresce del +12,1% in particolar modo grazie alla crescita nelle categorie Provolone e Gorgonzola (rispettivamente +247,4% e +115,9%). Anche considerando il valore, la Cina si conferma essere il paese con la crescita più significativa, registrando un +25,9%, trainante è nuovamente la categoria del Provolone che segna un +400,3%.

In allegato il report

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