Economia e mercati

Le vendite online superano i confini italiani

Le vendite online superano i confini italiani

Le imprese italiane usano ancora poco internet come strumento di vendita, ma è in crescita la quota di e-commerce destinata all’estero: la percentuale di quel segmento di mercato è del 19% contro il 10% della Germania e il 6% della Francia. In pratica, le aziende si avvicinano ancora con fatica al mondo digitale, ma quando varcano quella soglia puntano dritte e con decisione sull’esternalizzazione, più degli altri Paesi. È il quadro che emerge dal primo Rapporto Ice-Politecnico di Milano, intitolato “Esportazioni ed e-commerce delle imprese italiane - Analisi e prospettive”. 

In termini assoluti, per l'Italia l’export digitale per beni di consumo vale 9,2 miliardi di euro, una piccola fetta rispetto al mercato mondiale delle vendite online, ma quella fetta si sta lentamente allargando: nel 2016 il valore era di 7,5 miliardi, 6 l’anno precedente.

Per quanto riguarda i settori, l’abbigliamento è quello predominante e rappresenta il 66% del totale delle esportazioni digitali. Seguono, ma ben lontani, l’alimentare che pesa per il 15% e l’arredamento (7%). Tra tutte le aziende italiane attive nelle vendite online nell’industria manifatturiera, l’internalizzazione sta diventando parte integrante del modus operandi: il 45,8% delle imprese vende via web ad utenti residenti in Unione Europea e una su quattro si rivolge a clienti che vivono in altre parti del mondo. 

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