Economia e mercati

L'export dei formaggi italiani in crescita del 7% in Europa

L'export dei formaggi italiani in crescita del 7% in Europa

Report Istat relativo al primo trimestre 2023

L’export di formaggi nel primo trimestre 2023 cresce sia in termini di valore, sia di volume, segnala l’ISTAT nel nuovo Report appena pubblicato.  

Nel dettaglio, a volume segna un +3,9% a livello globale e un +7% a livello europeo, a valore un +22,3% a livello globale e +26,6% a livello EU. In calo, invece, nell'ordine del -2,6% l'export italiano extra-UE a volume, nonostante in termini monetari segni un +14,3%. 

Le principali categorie casearie trainanti nel primo trimestre 2023 a volume sono i formaggi freschi (+10,9%), i grattugiati (+6,1%), Gorgonzola (+1,1%) e Pecorino (+1,1%), mentre si registrano variazioni negative per la categoria Grana e Parmigiano (-1,9%), per il Provolone (-3,8%) e per l’Asiago (-5,3%). A valore tutte le categorie segnano variazioni di crescita a doppia cifra, tranne la categoria Grana e Parmigiano (+9,1%).

Per quanto riguarda i Paesi, Polonia (+28,1%), Spagna (+14,5%) e Germania (+8,7%) trainano la crescita a volume nel primo trimestre, mentre si ha una brusca battuta di arresto principalmente per tutti i principali Paesi extra UE importatori come Corea del Sud (-23,8%), Canada (-21,6%), Cina (-14,6%), Giappone (-5,5%), Stati Uniti (-3,4%) e UK (-1,5%). A valore tutti i Paesi europei segnano performance positive di crescita a doppia cifra, mentre per i principali Paesi extra UE si registrano crescita sostanziali, anche se più contenute, con Canada e Corea del Sud che però riportano variazioni negative, rispettivamente del -9,9% e del -12,6%.

In Europa il principale Paese destinazione di esportazioni casearie italiane nel primo trimestre del 2023 è la Francia che registra un +6,6% a volume, trainato da formaggi freschi (+15,6%), grattugiati (+10,3%) e Provolone (+18,2%) mentre categorie come Grana e Parmigiano e Gorgonzola (-2% entrambi) e Pecorino e Asiago (-11% e -23% rispettivamente) frenano l'export oltralpe. A valore si registra un +23,9%, con tutte le categorie dei formaggi che registrano variazioni a doppia cifra, tranne Grana e Parmigiano (+4%) e Asiago e simili che registrano un -6,8%.

In America, gli Stati Uniti registrano un +10,3% a valore nonostante una battuta d'arresto nell'ordine del -3,4% a volume, trainati da mozzarella (+16,6% a volume; +55,4% a valore), Gorgonzola (+10,9% a volume; +34,8% a valore) e Asiago e simili (+21,0% a volume; +47,6% a valore). Frenata per Grana e Parmigiano (-4,8% a volume; -1,4% a valore), grattugiati (-6,6% a volume; +5,3% a valore) e Provolone (-15,1% a volume; +4,9% a valore).

In Asia, invece, nessun principale Paese importatore registra variazioni positive di crescita. Il Giappone, prima destinazione asiatica in questo primo trimestre 2023, registra la battuta di arresto a volume più contenuta (-5,5%) bilanciata da una crescita nell'ordine del +9,8% a valore, trainata principalmente da Gorgonzola (+35,3% a volume; +61,9% a valore), mozzarella (+9,4% a volume; +26,1% a valore), provolone (+104,3% a volume; +157,7 a valore) e Asiago (+351% a volume; +279% a valore).

Considerando solo il mese di marzo 2023, si ha una crescita del +3,6% dell’export dei formaggi a volume a livello globale, spinto da una crescita del +6,0% in UE che bilancia la battuta di arresto registrata dai principali Paesi extra-UE importatori come Cina (-35,5%), Stati Uniti (-12,6%), Giappone (-5,6%) e Svizzera (-1,3%). A valore, invece, si ha un +20,5% a livello globale, con un +24,3% in UE e sostanziali variazioni positive per i principali Paesi extra-UE importatori. Unico segnale di variazione negativa per la Cina (-16,6%).

In allegato il dettaglio dei dati sull'export dei formaggi italiani

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