Esportazioni meno care, maggiori investimenti e la possibilità per le imprese di accedere a un mercato di ampie dimensioni: sono i punti chiave dell'accordo di partenariato economico (Ape) fra Unione Europea e Giappone entrato in vigore il 1 febbraio.
L'Ape stabilisce le condizioni a cui gli operatori economici dell'Unione possono trarre vantaggio dalle opportunità generate da questo nuovo mercato, il terzo al mondo per dimensioni, con nuove ed importanti opportunità commerciali e di investimento. Al momento dell'entrata in vigore dell'accordo è prevista la liberalizzazione del 91% delle importazioni di prodotti UE in Giappone, la soppressione dei dazi sarà progressiva nel tempo e arriverà a riguardare il 99% dei prodotti. Il volume restante sarà in parte liberalizzato tramite quote e riduzioni tariffarie (nel settore dell’agricoltura).
L’accordo prevede anche un sostanziale miglioramento delle condizioni di accesso al mercato per le esportazioni UE di alcuni prodotti, come le carni bovine ed i prodotti lattiero-caseari. In particolare per quanto riguarda le esportazioni agricole dall'UE, l'accordo eliminerà i dazi giapponesi su molti formaggi, come il Gouda e il Cheddar (attualmente del 29,8%) e sulle esportazioni di vini (attualmente del 15% in media); consentirà all'UE di aumentare in modo sostanziale le esportazioni di carni bovine verso il Giappone mentre, per quanto riguarda le carni di maiale, il commercio sarà esente da dazi per le carni trasformate e quasi esente per quelle fresche; garantirà inoltre la protezione in Giappone di oltre 200 prodotti agricoli europei di alta qualità, le cosiddette indicazioni geografiche (IG), come pure la protezione nell'UE di una serie di IG giapponesi.
L'UE e il Giappone hanno deciso di fissare norme ambiziose in materia di sviluppo sostenibile e il testo prevede, per la prima volta, un impegno specifico per l'attuazione dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha sottolineato: "L'Europa e il Giappone inviano un messaggio al mondo sul futuro del commercio aperto ed equo. Stiamo aprendo un nuovo mercato di 635 milioni di persone, che rappresenta quasi un terzo del prodotto interno lordo mondiale: la popolazione europea e quella giapponese non sono mai state così vicine". Secondo Junker "il nuovo accordo offrirà ai consumatori una scelta più ampia e prezzi più convenienti, proteggerà i grandi prodotti europei in Giappone e quelli giapponesi in Europa, fornirà alle piccole imprese di entrambe le parti l'opportunità di estendere le loro attività in un mercato completamente nuovo, consentirà alle imprese europee di risparmiare ogni anno 1 miliardo di euro in dazi e darà grande impulso agli attuali scambi commerciali tra le due parti".
In allegato i dettagli dell'accordo