Diminuisce il reddito e aumenta la domanda per diversi prodotti a base di latte e formaggio, burro escluso: è lo scenario, legato alla Brexit, che potrebbe diventare realtà nel Regno Unito entro pochi mesi. Certificato dalla London School of Economics (LSE) che ha effettuato uno studio commissionato dalla cooperativa Arla Foods per valutare le possibili implicazioni che ci potrebbero essere per le filiere lattiero-casearie, dopo che il Regno Unito uscirà dall’Unione europea.
Da quando il Paese ha deciso di uscire dalla Ue, si è verificato un deprezzamento della sterlina, con un conseguente impatto negativo sul reddito pro-capite, che ha portato a una perdita di circa 404 sterline in media in ogni famiglia. Altre 870 sterline sono state perse a causa dell’incertezza legata alla Brexit. Nel lungo periodo si stima che le famiglie potranno contare ancora su meno risorse, fra le 850 e e 1700 sterline in meno all'anno.
Una situazione che con tutta probabilità cambierà le abitudini di acquisto degli inglesi. Se si osservano le dinamiche dei prodotti lattiero-caseari emerge che la domanda per quei prodotti è spesso inversamente proporzionale al reddito. Quindi con una diminuzione della capacità di spesa si ipotizza che diversi prodotti a base di latte e formaggio, potrebbero avere, nel breve periodo, un aumento della domanda dello 0,7% e di quasi l’1% nel lungo termine. Il burro è l’unica eccezione: per quel prodotto la domanda probabilmente diminuirà. La stima è di un - 0,8% nel breve periodo e di un – 1,1% in quello lungo.