Economia e mercati

Report Ismea: nel primo trimestre 2020 in calo le esportazioni dei formaggi

Report Ismea: nel primo trimestre 2020 in calo le esportazioni dei formaggi

Il Rapporto evidenzia l'impatto dell'emergenza Coronavirus sul settore lattiero caseario

Come ogni anno, a maggio, Ismea ha pubblicato il suo rapporto sul settore lattiero-caseario, fornendo una panoramica sulle tendenze del 2019 e del primo trimestre del 2020, quest’ultimo fortemente segnato dalla pandemia di Covid-19. L’ottimismo che ha contraddistinto il 2019 e che faceva ben sperare per il 2020, anche grazie alla tenuta del settore di fronte ai temuti dazi americani dell’ottobre scorso, ha dovuto scontrarsi con l’emergenza Coronavirus, che ha pesato notevolmente sulle performance del comparto.


Indice degli argomenti
Produzione di latte europea
Importazioni a livello mondiale
Esportazioni a livello mondiale
Andamento dei prezzi
Prospettive


Produzione di latte europea
Nel corso del 2019 la produzione di latte dell’UE ha registrato un aumento dello 0,6% rispetto al 2018 e i primi di due mesi del 2020 hanno confermato questa tendenza, ma la diffusione dell’epidemia covid-19 ha portato diversi effetti negativi, proprio in coincidenza del picco di produzione. Infatti a causa dell’emergenza è stato chiuso il canale Horeca, principale destinatario del latte fresco prodotto, determinando un cambio di destinazione del latte, avviato alla trasformazione di prodotti stoccabili come latte in polvere, la cui produzione secondo una stima della Commissione europea potrebbe aumentare del 2,5% nel 2020.

Importazioni a livello mondiale
L’analisi di Ismea si concentra sulle importazioni di prodotti lattiero-caseari europei da parte della Cina: nel 2019 la crescita è stata molto sostenuta, con incrementi dell’11% per le polveri di latte intero e del 23% per le magre rispetto al 2018. Nonostante il lockdown per limitare la pandemia, la Cina non ha interrotto del tutto le importazioni, infatti nel primo trimestre del 2020 esse hanno avuto un andamento in crescita, soprattutto per burro (+71%), formaggi (+26%) e siero in polvere (+10%) rispetto allo stesso periodo del 2019; invece un calo si è registrato per il latte scremato (-16%) con ripercussioni per il mercato europeo, dato che il paese asiatico era diventato la principale destinazione di questa tipologia di prodotto nel 2019.

Esportazioni a livello mondiale
Dati molto positivi per le esportazioni dell’UE nel corso del 2019 verso i Paesi Terzi, soprattutto per quelle del burro (+41%) sostenute principalmente dalle richieste di USA ed Emirati Arabi Uniti. Anche le esportazioni di formaggi sono aumentate, in particolare quelle verso gli USA (+4%) nonostante i dazi imposti dall’ottobre 2019, ma l’incremento maggiore è verso la Cina (+22%), seguito da Giappone (+7%) e Svizzera (+1%). L’UE ha mantenuto la leadership per le esportazioni del latte scremato in polvere, registrando un incremento del 18% rispetto al 2018, con un aumento delle spedizioni verso l’Indonesia che ha permesso di colmare quasi del tutto il crollo della domanda algerina. Andamento negativo per le esportazioni del latte intero in polvere (-11%), dovuto alla pressione del prodotto neozelandese. Il primo trimestre 2020 ha visto un generale trend negativo, sia per l’uscita del Regno Unito dall’Unione sia per le restrizioni dovute al Covid-19, infatti il latte scremato in polvere ha subito una riduzione delle esportazioni del 24% rispetto al periodo gennaio-marzo 2019 per il calo della domanda cinese e di tutti i paesi del Sud-Est asiatico; -7% invece per i formaggi, su cui ha influito maggiormente la Brexit.

Andamento dei prezzi
La pandemia ha portato a un rallentamento degli scambi commerciali e di conseguenza si sono create diverse eccedenze sul mercato mondiale, considerando anche che il periodo primaverile è quello di maggior produzione nell’UE e negli Stati Uniti. In particolare sul mercato tedesco in flessione sono risultati sia il latte scremato in polvere (-18%) sia il latte intero in polvere (-20%) nel mese di aprile rispetto al mese precedente. In UE il prezzo medio ponderato del latte alla stalla è in discesa dal marzo 2020. 

Prospettive
Attualmente per Ismea risulta difficile ipotizzare un’inversione della tendenza negativa del mercato del latte. Elemento importante per la ripresa sarà la domanda dall’estero, che negli ultimi anni ha bilanciato le dinamiche del settore lattiero-caseario, in particolare la ripartenza delle esportazioni verso la Cina. Importanti saranno anche le strategie di stimolo economico da parte della Commissione europea per uscire dalla crisi; un primo provvedimento è stato l’introduzione di un regime eccezionale e temporaneo di aiuto all’ammasso privato di formaggi e burro, con scadenza di presentazione della domanda al 30 giugno 2020. Tale misura ha lo scopo di ridurre l’offerta sul mercato così da raggiungere una maggiore stabilità dei prezzi.

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