Associazioni e Rappresentanze americane stanno sollecitando per un incremento delle importazioni da parte della CINA, ma riprendono anche gli scontri e le sanzioni tra i due Paesi
Raddoppiare gli sforzi per attuare l’accordo commerciale, nella Fase 1, stretto fra Cina e Usa a gennaio: la richiesta arriva dalla Camera di Commercio degli Usa e oltre 40 associazioni di categoria.
In una lettera al segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, al rappresentante commerciale statunitense Robert Lighthizer e al vice premier cinese Liu He, le associazioni hanno apprezzato i progressi finora compiuti, ma hanno fatto richiesta di garantire un aumento significativo degli acquisti da parte della Cina di beni e servizi statunitensi. L'accordo prevedeva che la Cina si impegnasse ad acquistare, in aggiunta, $200 miliardi in beni e servizi statunitensi nei prossimi due anni.
Jeremie Waterman, che dirige il China Center della Camera di commercio, ha spiegato che sono stati fatti alcuni progressi sulle questioni strutturali e sugli acquisti di prodotti agricoli, ma che la Cina dovrebbe aumentare gli acquisti di manufatti, servizi ed energia dagli Stati Uniti per raggiungere i suoi obiettivi, ora che la sua economia sta iniziando a riprendersi dalla pandemia. "Ci sono aree in cui vediamo meno progressi e in cui riteniamo fondamentale che entrambe le parti raddoppino gli sforzi", ha sottolineato.
Le rappresentanze statunitensi hanno elencato raccomandazioni specifiche in un allegato alla lettera, tra cui un aumento degli acquisti di aeromobili e componenti, automobili e dispositivi medici statunitensi, nonché servizi cloud e prodotti energetici statunitensi. L'attuazione accelerata dell'accordo commerciale aiuterebbe entrambi i paesi, aprendo la strada ai colloqui di Fase 2 su altre questioni chiave come sussidi, sicurezza informatica e commercio digitale, hanno affermato.
Queste richieste arrivano proprio poco prima di un nuovo scontro USA-CINA. Donald Trump ha annunciato in una conferenza stampa alla Casa Bianca di aver firmato una legge approvata all’unanimità dal Congresso che prevede sanzioni per i dirigenti cinesi che applicano le nuove regole di sicurezza repressive a Hong Kong e per le banche che hanno attività con loro. In risposta, la Cina ha promesso a sua volta ulteriori azioni da intraprendere contro gli USA. A seguito della decisione di emanare una nuova legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong, il presidente Trump ha risposto dichiarando di aver firmato un ordine esecutivo che metterà fine al trattamento economico preferenziale che Hong Kong ha ricevuto per anni. "Nessun privilegio speciale, nessun trattamento economico speciale e nessuna esportazione di tecnologie sensibili", ha detto in una conferenza stampa.
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