Le prime stime e dati raccolti, prospettano un calo della produzione di cereali in Ucraina
Ad oggi gli agricoltori ucraini hanno raccolto 3,6 milioni di tonnellate di cereali, da circa il 10% delle superfici seminate, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura ucraina, riportati da Reuters, con dei valori di rese ben al di sotto dei livelli del 2021. Secondo analisti e produttori questo calo è da attribuire all’aumento dei costi dei fertilizzanti e degli altri input produttivi dovuto al blocco dei porti, ma anche alle sfavorevoli condizioni climatiche verificatesi nel sud del Paese, dove la raccolta è attualmente in corso.
I dati del Ministero indicano che sono stati raccolti: 1,7 milioni di tonnellate di grano con una resa media di 2,88 t/ha (nel 2021 la resa media è stata pari a 4,53 t/ha), 1,8 milioni di tonnellate di orzo con una resa di 3,09 t/ha (nel 2021 la resa media è stata pari a 3,82 t/ha), 77.300 tonnellate di pisello con una resa di 1,84 t/ha e 679.200 tonnellate di colza dall’11% della superficie coltivata.
L’Ucraina è uno dei principali produttori ed esportatori di cereali, nel 2021 ha registrato un raccolto record pari a 86 milioni di tonnellate di cereali, ma quest’anno il Governo ucraino stima che il raccolto di cereali e semi oleosi potrà scendere a circa 50 milioni di tonnellate, considerando che la superficie coltivata si è ridotta di circa il 25% a causa dell’invasione russa e dei conflitti in corso in alcune regioni del Paese.
Il calo di produzione e di conseguenza delle esportazioni ha alimentato i timori su una possibile crisi alimentare mondiale, tenuto conto della guerra e delle sanzioni contro la Russia, che stanno portando a un incremento dei prezzi di cereali, fertilizzanti ed energia.