Mercuri, presidente di Aci Agroalimentare: "Apre buone opportunità commerciali alle nostre imprese"
Chiusi i negoziati fra Ue e Cina: è stato raggiunto un accordo che tutelerà 100 Ig europee in Cina e altrettante Ig cinesi in Europa.
Oltre un quarto delle Ig (26) tutelate dall'intesa tra Pechino e Bruxelles sono italiane: tra le Dop, il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, il Gorgonzola e il Taleggio. Nell'elenco vi sono anche la Mozzarella di bufala campana, il Prosciutto di Parma e quello di San Daniele, la Bresaola della Valtellina, il Barolo e il Chianti, tutte indicate con la traduzione cinese, in ideogrammi.
Con un volume che ha raggiunto i 12,8 miliardi di € (nel periodo di dodici mesi compreso tra settembre 2018 e agosto 2019), per l'UE la Cina è la seconda destinazione delle esportazioni agroalimentari nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (di cui costituiscono il 9 % del valore) che comprendono vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose, ha spiegato l'Unione Europea.
“Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime soddisfazione sull'intesa siglata tra Ue e Cina, un accordo che tutela molte delle produzioni di eccellenza italiane, a partire dalle DOP del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, ed offre al contempo buone opportunità commerciali alle imprese e alle cooperative agroalimentari già molto attive da tempo in Cina, specie nei comparti del vino e dei formaggi”, ha commentato il presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri.
La lista dei prodotti verrà ampliata nei prossimi quattro anni. “Ci sono alcune esclusioni – ha sottolineato il presidente Mercuri – che sicuramente determineranno costi aggiuntivi sia per le imprese che hanno già aperto il mercato (come nel caso delle arance rosse) e che quindi dovranno subito proteggersi da sole dal punto di vista legale, sia per quelle che riusciranno ad entrare nel mercato cinese ben prima dei prossimi 4 anni, come auspichiamo per le pere e le mele. Ciò non può tuttavia esimerci dall’esprimere un giudizio complessivamente positivo sull’intesa siglata”.
“Per le nostre imprese l’export è diventato sempre di più un obbligo – ha concluso Mercuri - Come Alleanza cooperative accogliamo pertanto con favore ogni accordo commerciale che aiuti ad aprire mercati lontani e a favorire le opportunità di business che accrescono la presenza dei nostri prodotti agroalimentare di eccellenza fuori dai confini comunitari”.
Dopo la conclusione dei negoziati, l'accordo dovrà essere ora approvato da Consiglio e Parlamento europeo: dovrebbe entrare in vigore prima della fine dell'anno prossimo. Come detto, trascorsi quattro anni dall'entrata in vigore, sarà ampliato, per includere ulteriori Igp di entrambi i contraenti.