Investimento da un miliardo di dollari. Attenzione particolare al “carbon farming”
L’USDA, dipartimento Usa all’Agricoltura, lancia un nuovo Piano, da 1 miliardo di dollari, con l’obiettivo di incentivare la produzione di energie rinnovabili e favorire la transizione energetica del settore agricolo statunitense, come ha spiegato in un articolo di Agrisole.
In una nota l’Usda ha indicato che l’assegnazione degli incentivi sarà effettuata su base trimestrale fino al 30 settembre 2024. Per le iniziative relative alla produzione di energie rinnovabili, l’incentivo pubblico potrà coprire fino al 50% dei costi con un massimale fissato a un milione di dollari. Per i programmi di miglioramento dell’efficienza energetica delle imprese, il “tetto” si abbassa a 500 mila dollari.
La copertura finanziaria del piano è assicurata dai fondi stanziati con l’Ira (“Inflation Reduction Act”) che ammontano a circa 370 miliardi di dollari, di cui 40 assegnati per la transizione energetica in agricoltura. La metà dei fondi – ha fatto sapere l’Isda – serviranno ad aumentare le risorse già disponibili per la sostenibilità ambientale dell’agricoltura.
Un’attenzione particolare sarà rivolta al “carbon farming”, vale a dire alle iniziative per il sequestro al suolo del carbonio. L’obiettivo è arrivare a stoccare nelle imprese agricole e forestali almeno 250 milioni di tonnellate di Co2 l’anno.
In materia di biocarburanti, confermati i crediti di imposta vigenti e saranno incentivati gli investimenti per aumentare il numero delle stazioni di rifornimento di E-15, un carburante ottenuto per il 15 per cento utilizzando materia prima agricola, essenzialmente mais.