Economia e mercati

USDA: in crescita la produzione mondiale di grano e mais

USDA: in crescita la produzione mondiale di grano e mais

Pubblicato il report dell'USDA "I mercati e il commercio mondiale di cereali", aggiornato a marzo 2021

GRANO
Per la stagione 2020/2021 cresce la produzione mondiale di grano, grazie al raccolto record australiano. In rialzo anche il consumo mondiale di grano, soprattutto spinto dall’uso del cereale come alimento zootecnico in Cina. Dal lato degli scambi commerciali le importazioni di Cina, Pakistan e Nigeria sono in aumento, così come crescono le esportazioni di Australia e Canada

Per quanto riguarda i prezzi del grano sul mercato mondiale, dall’ultimo mese sono cresciuti nella maggior parte dei principali paesi esportatori; le motivazioni di questo trend al rialzo sono da individuare in diversi aspetti: attuazione da parte della Russia di politiche restrittive sulle esportazioni, preoccupazioni sulle condizioni di produzione del grano negli USA e nella regione del Mar Nero e forte domanda di importazioni da diversi mercati importanti. Da notare come le quote di esportazioni dell’Argentina risultano nell’ultimo mese in diminuzione, data l’abbondante disponibilità di grano dopo il recente raccolto. Invece le quote australiane presentano una tendenza positiva nonostante le nuove scorte, grazie alla forte domanda dai mercati asiatici. Anche in Nigeria, per cui l'UE è il principale fornitore, si stima un valore record di importazioni di grano (5,5 milioni di tonnellate). Riguardo alle scorte mondiali di grano, si stima una riduzione nella stagione 2020/2021, con un consumo in aumento di oltre il 10%, rispetto all’annata precedente, in paesi come Cina e India. Ad oggi la Cina detiene circa la metà delle scorte, dato che il governo ha incoraggiato la produzione di grano garantendo un prezzo minimo di acquisto alto; ma si stima anche un aumento del consumo di oltre il 15%, per il suo utilizzo a uso zootecnico (dati gli alti prezzi interni del mais). Anche le scorte dei principali paesi esportatori si prospettano in calo, in particolare le maggiori riduzioni sono previste per Usa e Ue, entrambe a causa di minori raccolti. Scorte in aumento invece per Russia e India.

MAIS E ALTRI CEREALI
La produzione mondiale di mais cresce rispetto al mese scorso grazie ai maggiori raccolti in Bangladesh, India e Sudafrica, che più che compensano i cali di Messico e Russia. Il commercio mondiale si caratterizza per crescenti importazioni da parte di Bangladesh e Vietnam; mentre per crescenti esportazioni in India e Sudafrica

Mais
Considerando i prezzi del mais, le offerte di esportazioni di mais rimangono sostanzialmente stabili, con l’eccezione dell’Argentina, le cui offerte scendono di prezzo dal momento che sono diminuite le preoccupazioni relative alle condizioni meteorologiche; il mais argentino è ad oggi il meno costoso tra i principali esportatori. In calo anche le offerte del Brasile, che rimangono però ancora alte, dato che le semine del mais di secondo raccolto nello stato del Mato Grosso sono ben al disotto della media degli ultimi cinque anni.
Per quanto riguarda le esportazioni di mais, quelle dell’India nella stagione 2020/21 sono diventate competitive sui mercati del Sud-Est asiatico; infatti dopo un anno in cui i prezzi del mais sono stati alti, la contrazione della domanda di mangimi per il pollame causata dall’epidemia da Covid-19, ha portato ad una riduzione dei prezzi del cereale. A contribuire a questa dinamica anche la produzione da record sempre nell’annata 2020/21. Il Bangladesh, che tradizionalmente importa dal Brasile, a causa dei prezzi più alti per la forte domanda e ai problemi mondiali di logistica determinati dalla pandemia, si è rivolta all’India per importare il mais.

Sorgo
Alla fine di febbraio, il sorgo statunitense ha raggiunto un livello di vendite eccezionale con consegna entro agosto 2021, pari a 2.8 milioni di tonnellate, ovvero il secondo più ampio volume di vendite nella storia. Circa tre quarti di esse sono destinate alla Cina, in particolare al sud del paese, dove si concentrano le produzioni zootecniche e dunque la domanda di mangimi è più elevata. Il sorgo importato viene comunemente utilizzato al posto del mais nelle razioni alimentari, nello specifico perché il prezzo del sorgo americano risulta maggiormente competitivo rispetto ai prezzi del mais dell’area di Guangdong. Si prevede che i prezzi alti spingeranno le semine di sorgo in Usa in primavera, portando a maggiori produzioni. Si stima dunque che le esportazioni raggiungeranno un record, a seguito dell’ampia disponibilità di scorte e della forte domanda estera.


In allegato il Report dell'USDA


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