Per accelerare la transizione green, digitale e la ripresa economica, definiti quattro obiettivi strategici, fra cui il dare priorità agli investimenti e alle riforme nel campo della ricerca e dell'innovazione
Un nuovo Spazio europeo per la ricerca, strutturato in quattro obiettivi strategici: la Commissione Ue ha adottato una Comunicazione sul nuovo Piano europeo per la Ricerca e l'innovazione, per accelerare la transizione verso la neutralità climatica, la leadership in campo digitale e la ripresa dell’Ue dalla crisi legata al Covid19. Gli obiettivi e interventi strategici, da attuare in stretta cooperazione con gli Stati membri, comprendono il dare priorità agli investimenti e alle riforme nel campo della ricerca e dell'innovazione, migliorare l'accesso all'eccellenza per i ricercatori di tutta l'UE e garantire che i risultati della ricerca raggiungano il mercato e l'economia reale e promuovere ulteriormente la mobilità, le competenze e le opportunità di sviluppo professionale dei ricercatori nell'UE.
Lo Spazio europeo della ricerca è stato avviato nel 2000 con l'obiettivo di migliorare l'organizzazione e l'integrazione dei sistemi europei di ricerca e innovazione e di rafforzare la cooperazione tra l'UE, gli Stati membri, le loro regioni e i loro portatori di interessi. Nel 2018 il Consiglio dell'Unione europea ha invitato a rinnovare lo Spazio europeo della ricerca nel 2020 mediante una Comunicazione della Commissione, adottata nei giorni scorsi.
Gli obiettivi
Entrando nel dettaglio degli obiettivi, sul fronte priorità agli investimenti e alle riforme nella ricerca e nell'innovazione orientati verso le transizioni green e digitale, al fine di sostenere la ripresa dell'Europa e rafforzarne la competitività, la Commissione conferma l'obiettivo di destinare il 3% del PIL agli investimenti in ricerca e innovazione nell'UE e invita gli Stati membri a collaborare ulteriormente e ad allineare i loro sforzi, fissando l'obiettivo di destinare il 5% dei finanziamenti pubblici nazionali a programmi di ricerca e sviluppo congiunti e a partenariati europei entro il 2030. Il fondamento di tutti gli investimenti nel quadro dello Spazio europeo della ricerca rimane il principio dell'eccellenza, secondo il quale i migliori ricercatori con le migliori idee possono ottenere i finanziamenti.
Per migliorare l'accesso alle strutture e alle infrastrutture di eccellenza per i ricercatori in tutta l'UE, agli Stati membri i cui investimenti in ricerca e sviluppo in rapporto al PIL sono inferiori alla media dell'UE la Commissione propone di adoperarsi per aumentarne l'entità del 50% nei prossimi 5 anni. Per accelerare il trasferimento all'economia reale dei risultati della ricerca e sostenere l'attuazione della nuova strategia industriale, la Commissione incoraggerà e guiderà l'elaborazione di piani tecnologici comuni in collaborazione con l'industria, che consentiranno di attrarre più investimenti privati in progetti internazionali di rilievo. Fra gli obiettivi anche il rafforzare la mobilità dei ricercatori e il libero flusso delle conoscenze e delle tecnologie attraverso una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, per garantire che tutti possano trarre beneficio dalla ricerca e dai suoi risultati. Per questo L'UE mirerà a migliorare le opportunità di sviluppo professionale per attrarre e trattenere i migliori ricercatori in Europa e per motivarli a intraprendere una carriera al di fuori del mondo accademico.
L'UE si adopererà per conseguire gli obiettivi strategici descritti, in stretta cooperazione con gli Stati membri, attraverso 14 azioni collegate tra loro, che saranno fondamentali per realizzare lo Spazio europeo della ricerca. La Commissione condurrà un Forum europeo per la transizione, che sarà la sede di un dibattito strategico con gli Stati membri volto a sostenerli nell'attuazione coerente di questi quattro obiettivi. Entro la prima metà del 2021 la Commissione proporrà inoltre che gli Stati membri adottino un patto per la ricerca e l'innovazione in Europa, che rafforzerà i loro impegni a favore di politiche e principi condivisi e individuerà i settori in cui gli Stati membri svilupperanno congiuntamente interventi prioritari.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale, ha dichiarato: "Oggi definiamo un nuovo livello di ambizione per uno Spazio europeo della ricerca che faciliti la cooperazione e contribuisca ad una maggiore competitività dell'industria europea."
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