Al via la consultazione pubblica sulla Strategia nazionale per la Blockchain

Al via la consultazione pubblica sulla Strategia nazionale per la Blockchain

Un gruppo di esperti selezionati dal Mise ha elaborato le Proposte per la strategia italiana per la Blockchain: è aperta una consultazione pubblica fino al 20 luglio

Il Mise ha avviato una consultazione pubblica, aperta fino al 20 luglio, sulle "Proposte per la Strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain”, che riportano delle linee guida da seguire per permettere lo sviluppo e la diffusione della Blockchain.

La decisione di elaborare queste proposte si inserisce in un contesto ben definito: da un lato le cosiddette tecnologie DLT (Distributed Ledger Technology), e in particolare la Blockchain, che stanno vivendo una fase di continua evoluzione, sia applicativa sia regolamentare; dall'altro, lo sviluppo in diversi possibili campi applicativi e le continue sperimentazioni di queste tecnologie che hanno impattato fortemente sia il settore pubblico sia quello privato.

L’Italia vuole porsi all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie e del mercato Blockchain/DLT, al fine di favorire e potenziare la trasformazione digitale del Paese; inoltre intende posizionarsi come punto di riferimento per l’applicazione e lo studio di queste stesse tecnologie. Esistono però alcuni ostacoli all’adozione della Blockchain in Italia, come segnalato anche dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico): incertezza normativa, carenza di informazione e consapevolezza, accesso al finanziamento e carenza di competenze e talenti. Quindi il Paese, per rafforzare la propria leadership a livello europeo e globale, vuole definire una strategia nazionale in grado di indirizzare, incentivare e supportare l’applicazione delle tecnologie, promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato, e favorendo lo sviluppo di regolamentazioni, che ne rendano possibile l’adozione da parte delle Imprese, della Pubblica Amministrazione e dei Cittadini.
Per questi motivi, il Ministero dello Sviluppo Economico ha selezionato un gruppo di 30 esperti, chiamati a fornire un quadro sulla situazione attuale, e a identificare i possibili sviluppi e le conseguenti ricadute socioeconomiche, derivanti dall’introduzione di soluzioni basate su Blockchain/DLT. Vengono dunque delineate le “Proposte per la Strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain”
.

La sintesi di questo documento è in consultazione pubblica fino al 20 luglio 2020, al fine di raccogliere osservazioni, suggerimenti o ulteriori elementi utili.
Al termine del periodo di consultazione il Governo completerà la redazione della strategia nazionale per Blockchain e registri distribuiti.

Gli obiettivi delle Proposte
Alla base delle proposte elaborate ci sono una serie di obiettivi, fra cui
dotare il Paese di un quadro regolamentare competitivo nei confronti degli altri paesi; incrementare gli investimenti, pubblici e privati, nella Blockchain/DLT e nelle tecnologie correlate (IoT, 5G); proporre campi applicativi della tecnologia al fine di indirizzare correttamente i possibili investimenti, in coerenza con i settori chiave dell’economia italiana. Un altro degli obiettivi è migliorare efficienza ed efficacia nell’interazione con la pubblica amministrazione tramite l’adozione del principio Once-Only e della decentralizzazione. E ancora favorire la cooperazione europea ed internazionale tramite adozione della comune infrastruttura Europea in via di definizione da parte dell’EBSI (European Blockchain Systems Infrastucture), Strettamente connessa con la tecnologia blockchain e l'adozione di modelli di economia circolare, tanto che un altro degli obiettivi è utilizzare la tecnologia per favorire la transizione verso questi modelli, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Si punta anche a promuovere l’informazione e la consapevolezza della Blockchain/DLT tra i cittadini.

Il settore agroalimentare
Tra i principali settori verso cui indirizzare investimenti e altre misure di incentivazione per sperimentare lo studio e la successiva adozione della Blockchain/DLT ci sono:
il settore agroalimentare, in cui l’implementazione di tali tecnologie può favorire lo sviluppo di un sistema di scambio di informazioni sul prodotto, per aumentarne la trasparenza e rafforzare le garanzie di origine e sicurezza alimentare, coinvolgendo tutti gli attori della filiera e i consumatori; il settore del Made in Italy, che può trarre vantaggio dalla Blockchain/DLT, in quanto questa tecnologia garantisce un sistema di tracciabilità e comunicazione trasparente, volto a contrastare la contraffazione ma anche a diffondere l’italian sounding. Per quanto riguarda i processi di filiera, l’utilizzo di un modello di organizzazione dei dati avanzato, inclusivo e decentralizzato, come è la Blockchain, combinato con l’impiego di tecnologie di raccolta ed analisi dei dati (AI, IoT), potrebbe favorire la nascita di nuovi modelli di filiera 4.0, nei quali il controllo della veridicità ed autenticità dei dati e della corrispondenza degli stessi a misure e caratteristiche fisiche di prodotti e processi sia alimentato da modelli di cooperazione basati su sistemi di premialità degli attori, e dal maggiore tasso di digitalizzazione dei dati di processo e prodotto.
 


In allegato la sintesi delle Proposte


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