Il Consiglio, sotto la presidenza tedesca, si è svolto lunedì 21 settembre a Bruxelles. I ministri hanno anche discusso degli sviluppi dei negoziati in corso sugli accordi di libero scambio
La riforma della PAC post 2020 è stata al centro del dibattito nel Consiglio Agricoltura Ue, sotto la presidenza tedesca, svoltosi lunedì 21 settembre a Bruxelles. In particolare, i ministri hanno avuto uno scambio di opinioni intorno a tre principali elementi della riforma della PAC: l'architettura verde, il futuro sistema di pagamenti diretti e il nuovo modello di attuazione. Pur avendo opinioni divergenti su alcune questioni, i ministri hanno condiviso la necessità di arrivare a definire un orientamento generale del Consiglio per il mese di ottobre.
Tra le questioni discusse, c'è l'introduzione di una quota minima, uniforme a livello europeo, di superfici non produttive e un approccio più flessibile e volontario al livellamento dei pagamenti diretti. La proposta di introdurre eco-schemi obbligatori con una fase pilota di due anni ha ricevuto riscontri parzialmente favorevoli. Gli eco-schemi rappresentano un nuovo elemento suggerito per sostenere e incentivare gli agricoltori ad adottare pratiche benefiche per il clima e l'ambiente. Saranno finanziati con i pagamenti diretti, su base annuale (rientrando quindi nel primo pilastro). Secondo la proposta della Commissione, dovrebbero essere obbligatori per gli Stati membri ma volontari per gli agricoltori.
Per quanto riguarda il nuovo modello di attuazione, i ministri hanno riconosciuto i progressi compiuti finora ma hanno anche ritenuto che siano necessarie ulteriori discussioni su questioni specifiche, ossia il processo di approvazione dei piani strategici nazionali e, più in generale, la necessità di una politica semplificata.
Sul fronte commercio, I ministri sono stati informati dalla Commissione europea in merito all'aumento delle esportazioni di prodotti agroalimentari dell'UE nei primi mesi del 2020, grazie all'applicazione degli Accordi conclusi di recente. Molti di loro hanno espresso il loro fermo sostegno agli sforzi della Commissione europea volti a concludere accordi commerciali aperti, equi e sostenibili con i paesi terzi, in particolare durante la pandemia di COVID-19. Al centro del dibattito anche gli ultimi sviluppi dei negoziati in corso sugli accordi di libero scambio e sui partenariati dell’Ue con Paesi terzi.
Anche altre questioni sul tavolo, fra cui quelle della Repubblica ceca e dell'Italia che hanno presentato una serie di "desiderata" in relazione alla futura discussione in materia di etichettatura nutrizionale degli alimenti.
“Oggi abbiamo compiuto buoni progressi nelle discussioni sulla riforma della PAC e sono fiduciosa del fatto che durante la prossima sessione saremo in grado di adottare l'orientamento generale del Consiglio – ha sottolineato al termine della riunione, il ministro tedesco dell’Agricoltura, Julia Klöckner - Abbiamo registrato ampio consenso e sostegno per quanto riguarda la possibilità di raggiungere questo obiettivo in ottobre. Dobbiamo ancora discutere di determinate questioni, ma sono lieta di constatare una certa volontà di compromesso. Ciò che non cambia è l'attenzione che dedichiamo agli agricoltori europei affinché, nella transizione a pratiche più rispettose dell'ambiente, rimangano competitivi. Dobbiamo fugare ogni dubbio sul fatto che le nostre ambizioni verdi siano reali e realizzabili per gli agricoltori europei”.
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