Nuovo accordo commerciale tra Unione Europea e Nuova Zelanda

Nuovo accordo commerciale tra Unione Europea e Nuova Zelanda

Il 30 giugno si sono conclusi i negoziati tra UE e Nuova Zelanda per un accordo commerciale di libero scambio

Il 30 giugno 2022 si sono conclusi i negoziati, iniziati nel giugno 2018, tra UE e Nuova Zelanda per un accordo commerciale di libero scambio tra i due paesi. Grazie a questo accordo si prevede una crescita del 30% degli scambi commerciali bilaterali, con un incremento potenziale annuale delle esportazioni europee fino a +4,5 miliardi di euro. Inoltre si prevede un possibile incremento fino all’80% degli investimenti dell’UE in Nuova Zelanda, con un taglio di circa 140 milioni di euro di dazi per le imprese europee dal primo anno di applicazione.

L’accordo riguarda anche il settore agricolo e agroalimentare e si prevede creerà nuove opportunità per gli agricoltori e le imprese agroalimentari europei, proteggendo allo stesso tempo i prodotti degli Stati Membri.

Nuove opportunità per l’export agroalimentare dell’Ue

Una volta entrato in vigore l’accordo, verranno rimossi tutti i dazi sulle esportazioni di prodotti agroalimentari europei da parte della Nuova Zelanda; quindi i prodotti chiave dell’export europeo come carni suine, vini, prodotti lattiero-caseari inclusi i formaggi, cioccolato, dolciumi, gelati, pet food, accederanno al mercato neozelandese senza dazi.

Protezione delle indicazioni geografiche

Tutte le Indicazioni Geografiche europee di vini e liquori (circa 2.000 denominazioni) saranno protette in Nuova Zelanda grazie all’accordo, inoltre verranno protetti anche 163 dei principali prodotti alimentari europei a denominazione, tra cui Parmigiano Reggiano DOP e Asiago DOP. L’accordo prevede anche la possibilità di aggiungere ulteriori indicazioni geografiche da tutelare in futuro; tra i prodotti a denominazione neozelandesi, in UE verranno protetti 23 vini dotati di indicazione geografica.

Difesa degli interessi degli agricoltori europei

Per alcuni prodotti agroalimentari, l’accesso al mercato europeo sarà limitato attraverso dei contingenti tariffari, applicati in maniera graduale dall’entrata in vigore dell’accordo, limitando così a quantitativi predeterminati alcuni prodotti importati dalla Nuova Zelanda con dazio nullo o ridotto. In particolare per le filiere lattiero-casearie:

  • Polveri di latte: si applicherà un dazio MFN (Most Favoured Nation duty – clausola della Nazione Più Favorita) del 20% a un volume di prodotto pari a 15.000 tonnellate, che verranno importate nel corso di 7 anni.
  • Burro: attualmente la Nuova Zelanda ha accesso a un contingente tariffario pari a 47.177 tonnellate di burro, con un dazio MFN pari a 38%, con questo accordo 21.000 tonnellate del volume contingentato potranno avere una riduzione graduale del dazio MFN fino a un valore del 5%; inoltre l’Ue consentirà l’accesso al mercato europeo anche a un volume di importazioni entro il limite di un nuovo contingente tariffario di 15.000 tonnellate con lo stesso dazio ridotto gradualmente.
  • Formaggi: l’Ue consentirà un contingente tariffario di 25.000 tonnellate che verrà importato senza dazi, scaglionando il volume in 7 anni dall’entrata in vigore dell’accordo. Allo stesso tempo l’Ue ridurrà a zero anche il dazio pari a 170,6 euro/tonnellata per due contingenti tariffari di formaggi, per un volume di 6.031 tonnellate importate senza dazi.
  • Siero ad alto contenuto proteico: il prodotto neozelandese accederà al mercato europeo con un contingente tariffario di 3.500 tonnellate senza dazio, gradualmente in 7 anni.

Cibo sano e sostenibile

Nell’accordo è presente un capitolo dedicato a Sistemi Alimentari Sostenibili e Benessere Animale, per cui entrambi i Paesi si impegnano a lavorare insieme su benessere animale, cibo, fertilizzanti e pesticidi. Tutte le regole dell’Unione Europea su salute e sicurezza alimentare verranno applicate ai prodotti venduti sul mercato comunitario compresi quelli scambiati sotto questo accordo: quindi rimarranno valide le regole sugli OGM e sui massimi livelli di residui di pesticidi e vigerà sempre il principio di precauzione.

I testi dell’accordo saranno adesso sottoposti a una revisione legale e successivamente la Commissione Europea presenterà l’accordo per la firma del Consiglio; una volta adottato dal Consiglio, i due Paesi potranno firmarlo. Dopo la firma, il testo sarà trasmesso al Parlamento Europeo per approvazione. Dopo l'approvazione del Parlamento, e una volta ratificato anche dalla Nuova Zelanda, l'accordo potrà entrare in vigore.

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