Il Parlamento Ue ha chiesto alla Commissione di ritardare di un anno l’entrata in vigore della riforma del nuovo Regolamento Bio. Approvato nel 2018, dopo oltre tre anni di lavori ed un negoziato interstituzionale molto lungo, ha fra gli obiettivi quello di semplificare l'attuale sistema di etichettatura e commercializzazione dei prodotti biologici e di creare condizioni di parità per i prodotti e le importazioni dell'UE. Le prime nuove disposizioni dovrebbero entrare in vigore all'inizio del 2021 Ma gli eurodeputati chiedono di farlo slittare al 2022.
In una lettera indirizzata al Commissario dell'agricoltura Janusz Wojciechowski, il presidente della COMAGRI Norbert Lins ha sottolineato che "alla luce delle difficoltà imposte dall'attuale epidemia di COVID-19 e considerando che il settore ha bisogno di stabilità, riteniamo che affrettare l'adozione degli atti delegati non sia la soluzione più adatta”. Sebbene la Commissione abbia iniziato i lavori immediatamente dopo l'adozione del regolamento nel giugno 2018, i deputati hanno notato che la necessità di un dibattito approfondito ha rallentato il processo, una volta che le discussioni sono passate agli argomenti più complessi.
"Dal nostro punto di vista, è fondamentale garantire che le regole che daranno forma al futuro di questo importante settore siano adottate con una corretta consultazione di tutte le parti interessate e con un adeguato controllo da entrambi i colegislatori", ha scritto Lins nella lettera.