Pac 2020, dalla Comagri via libera alle nuove proposte

Pac 2020, dalla Comagri via libera alle nuove proposte

Una maggiore attenzione al benessere animale, il sostegno ai piccoli agricoltori, ai giovani e alle donne, la promozione dei servizi di consulenza aziendale, in modo da permettere una maggiore consapevolezza e formazione anche sulle innovazioni digitali e anche un rinvio dell’entrata in vigore dei piani nazionali: sono alcune delle proposte approvate dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Ue sulla riforma della Pac post 2020. L’obiettivo generale è di soddisfare le aspettative degli agricoltori e dei consumatori, garantendo equità e flessibilità.

Nel dettaglio si chiede di posticipare l'entrata in vigore dei piani nazionali Pac al 2022, di dare un tetto agli aiuti che ammonta a oltre 100 mila euro per le grandi aziende e prevedere incentivi per redistribuire le risorse fra le piccole imprese. Si chiede anche di destinare il 20% del bilancio degli aiuti diretti e il 30% dello sviluppo rurale a sostegno di azioni per l'ambiente e il clima. Senza dimenticare il benessere animale: è stato infatti chiesto di inserire nei piani strategici nazionali anche pratiche che vanno in questa direzione.

Almeno il 5% della dotazione nazionale per i pagamenti diretti dovrebbe essere destinato a un sostegno complementare al reddito ridistributivo per gli agricoltori di piccole e medie dimensioni e almeno il 2% del budget andrebbe poi utilizzato per i pagamenti diretti a sostegno dei giovani agricoltori. Inoltre, i deputati invitano gli Stati membri ad adottare azioni specifiche per promuovere una maggiore inclusione e partecipazione delle donne nelle economie rurali e di utilizzare a tal fine i finanziamenti per lo sviluppo rurale. 

Approvato anche il piano della Commissione che obbliga a istituire servizi di consulenza agricola per informare gli agricoltori su tutti i requisiti e le condizioni relativi ai sussidi, sui modi per prevenire la resistenza antimicrobica e la disponibilità di sostegno all'innovazione e tecnologie digitali. Si richiedono consulenti adeguatamente formati per aiutare gli agricoltori a migliorare la loro competitività, la produzione e le pratiche ecologiche, per consigliarli sulle organizzazioni di produttori e sulla sicurezza delle fattorie, per aiutare coloro che si insediano per la prima volta o vogliono cambiare la loro produzione, per supportarli nel ridurre l'uso di fertilizzanti, gestire in modo sostenibile i nutrienti e adattarsi meglio ai cambiamenti climatici. 

Quanto agli agricoltori attivi, i beneficiari dei pagamenti diretti dell'Ue, dovrebbero essere definiti dagli Stati membri in modo da preservare il modello di agricoltura a conduzione familiare dell'Ue.

Il testo approvato in Comagri dovrà essere esaminato dal Parlamento europeo dopo le elezioni, in programma a fine maggio. Dunque non passerà al vaglio della plenaria in questa legislatura. Dopo il voto, la Conferenza dei Presidenti (composta dal Presidente del Parlamento europeo e dai leader dei gruppi politici) deciderà se inviare il testo in Plenaria oppure riaprire il dossier. In tal caso la Comagri, nella sua composizione futura, dovrà di nuovo votare il testo.

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