Quanto cibo sprecano gli italiani? Perché lo buttano via? Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analii dell’economia agraria) ha effettuato un’indagine fornendo un quadro della situazione e dando una risposta, numeri alla mano, a queste domande: i dati sono stati presentati il 15 novembre, durante la 2° edizione della Giornata della Nutrizione, dedicata quest’anno proprio al tema degli sprechi alimentari. “La quantità di alimenti, ancora buoni da mangiare, che viene gettata via lungo la filiera che va dal campo alla tavola, nei ristoranti e nelle case, è impressionante. Tutto ciò crea gravi squilibri di ordine ambientale, sociale, economico, oltre che nutrizionale, perché un consumo di alimenti aderente alle raccomandazioni consente non solo di sprecare meno, ma anche di essere più sani e di non ingrassare”, sottolinea il Crea.
I dati
La raccolta dati è stata realizzata nel 2018. L’indagine ha coinvolto 1.142 famiglie rappresentative della popolazione italiana. I dati raccontano quanto, come e perché le famiglie italiane sprecano cibo a casa e quale atteggiamento hanno verso il cibo: il 77% delle famiglie intervistate ha dichiarato di aver gettato via del cibo nella settimana precedente all’intervista. Quasi un quarto delle famiglie, quindi, ribaltando l’ottica, sembra aver un comportamento di elevata attenzione al tema. L’incidenza di famiglie virtuose, che non gettano via il cibo, aumenta con l’aumentare dell’età della responsabile acquisti, con il diminuire del reddito e in famiglie che vivono al sud e isole. La deperibilità del prodotto aumenta il rischio di spreco
I prodotti alimentari più sprecati sono risultati essere verdura, frutta fresca e pane; seguono a distanza pasta, patate, uova, budini, derivati del latte (yogurt, formaggi). In particolare, l’incidenza è stata inferiore per la verdura fresca nel nord-ovest e la frutta fresca al sud. D’altra parte, per il pane lo spreco è risultato superiore nelle regioni centrali e in famiglie con bambini piccoli; in queste ultime, anche i ripieni per panini (affettati, formaggio a fette, ecc.) sono risultati maggiormente sprecati rispetto alla media.
L’Italia e gli altri Paesi
Sommando le quantità di spreco per tutte le categorie alimentari, gli italiani risultano aver sprecato in media 370 g/settimana/famiglia. Il dato è allineato con quanto misurato in Olanda (365 g/settimana), e inferiore di quanto rilevato in Spagna (534 g/settimana), Germania m(534 g/settimana) e Ungheria (464 g/settimana). Approfondendo le tipologie di spreco, emerge che, rispetto al totale dei quattro paesi europei, in Italia si gettano maggiormente prodotti completamente inutilizzati (43,2% vs 31% della quantità sprecata), mentre si riscontra una minor propensione a gettare gli avanzi del piatto (14,6% vs 20,0%) e i prodotti aperti, ma non finiti di consumare perché scaduti (30,3% vs 36%).