Salutismo, made in Italy, storytelling del cibo: sono alcuni dei “piatti” già comparsi sulle tavole, nelle cucine e anche fra gli scaffali del supermercato. E lo saranno anche nel futuro più prossimo. Sono le nuove tendenze dell’agroalimentare, fotografate durante Tuttofood e Seeds & Chips, le kermesse della settimana milanese dedicata al cibo con eventi, mostre, happening e raccontate da Markup, sito che si occupa di marketing e consumi.
Da quegli eventi è emerso che in cucina ora fanno mostra di sé piatti pronti, asporto, food delivery: le grandi aziende si preparano a un consumatore che se da un lato ha poco tempo per il day by day in cucina (e quindi si moltiplicano i formati per il food service) dall’altro, magicamente, si trasforma in gourmand dietro ai fornelli. Anche per la qualità non ci sono mezze misure o si risparmia tempo o si guadagna in divertimento.
Non ci si accontenta però solo di mangiare in fretta e furia qualcosa: sempre più spesso il cibo è degustazione, conoscenza, storia, tradizione, i packaging scelgono il racconto, vestono panni dantan o d’effetto, si moltiplicano i QR code per raccontare storie, magnificare qualità organolettiche, consigliare utilizzi. E il made in Italy riscontra sempre un grande successo:linee dedicate, soprattutto nella pasta, vedono la luce, dal campo alla tavola filiere totalmente italiane si fanno largo, garanzia di unicità per un mercato (soprattutto estero) che vede il nostro paese come un brand portatore di esclusività.
Durante le kermesse è anche stata anche messa in risalto la continua ricerca di prodotti alternativi: salutismo è la parola chiave, e più che un trend è ormai una conferma continua. E così la canapa ha avuto il suo palco anche a Milano; così come i nuovi sostituti dello zucchero nelle vesti di sciroppo di dattero, quelli del sale dove insiste il gomasio (semi di sesamo e sale). La pasta non si stanca nel cercare nuovi cereali e così troviamo quella all’avena ricca di betaglucamato e qui la lista si allunga.
Protagonista anche l’aceto, non più utilizzato solo per condire insalata, ma declinandosi con altri prodotti, diventa di fatto ingrediente di nuovi gusti e sapori, declinandosi con il cocco o il melograno oppure trasformandosi in shottino superfood con la base di aceto di mele con lo zenzero o la curcuma e un’aggiunta di miele.
Allargando lo sguardo dai prodotti al servizio, ecco che traspare il trionfo del monouso non per celebrare la solitudine ma bensì per personalizzare la scelta di ognuno pur rimanendo in compagnia. Packaging di servizio più facili pronti per forno e microonde, belli da vedere e da portare in tavola. Tante le soluzioni pasto pronte da mangiare, o da cucinare.
La sostenibilità anche nell’agroalimentare è un tema sempre più presente: dal “fai da te” dell’orto in casa a packaging plastic-free. Tanta economia circolare nelle nuove app che mettono (per l’appunto) in circolo ciò che altrimenti verrebbe buttato, dai last minute dei punti di vendita a quelli della ristorazione. Le richieste da parte dei consumatori in questa direzione non mancano. E le aziende stanno cominciando a tenerne conto.