MethaneSat, questo il nome del satellite, attraverso uno spettrometro altamente sensibile potrà rilevare concentrazioni di metano fino a due parti per miliardo. Il lancio previsto per l'anno prossimo
Accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra sfruttando un satellite, all’interno di una vera e propria missione: la missione sarà controllata dalla Nuova Zelanda che sfrutterà questa tecnologia per monitorare le emissioni del settore agricolo, in particolare per capire l'esatto contributo dettato dalle flatulenze degli oltre 6,3 milioni di bovini allevati nel paese.
Come spiegato in un articolo pubblicato su Italia Oggi, il lancio di MethaneSat, questo il nome del satellite, è previsto per l'anno prossimo e una volta in orbita dovrebbe monitorare le sorgenti del più semplice degli idrocarburi che, rilasciato in atmosfera, ha un effetto serra ottanta volte più potente dell'anidride carbonica. La peculiarità di MethaneSat è che attraverso uno spettrometro altamente sensibile potrà rilevare concentrazioni di metano fino a due parti per miliardo; l'elevata risoluzione e un campo visivo di 200 chilometri consentiranno di quantificare anche piccole sorgenti su vaste aree, come può essere il contributo di una mandria.
L'altro partner del progetto, gli Stati Uniti d'America, punteranno l'attività del satellite verso le industrie petrolifere e le perdite che si riscontrano lungo i gasdotti, mentre, come detto, i neozelandesi metteranno sotto osservazione gli animali. Il progetto è infatti guidato da un doppio team scientifico: ci sono gli americani dell'università di Harvard e i neozelandesi dell'università di Auckland.
MethaneSat è stato in parte finanziato, tra gli altri, dal governo neozelandese e dal Fondo per la difesa ambientale degli Stati Uniti. Wellington è stato uno dei principali finanziatori del progetto, contribuendo con oltre 15 milioni di euro.
La ricercatrice Sara Mikaloff-Fletcher ha spiegato che il satellite da 350 chilogrammi utilizzerà la Nuova Zelanda come un campo prova per verificare l'accuratezza dei suoi rilevanti di metano prodotto dall'attività agricola, confrontando questi numeri con quelli del governo. Il monitoraggio satellitare potrebbe aiutare scienziati e politici a stabilire la quantità di metano effettivamente prodotta dall'allevamento di animali.
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