Coinvolte nella prima fase 40 aziende agricole. Il progetto prevede l’utilizzo di macchinari all’avanguardia
First Milk, cooperativa lattiero casearia del Regno Unito, lancia un nuovo progetto pionieristico per la cattura del carbonio del suolo, con la collaborazione di Nestlè, (che elaborera i dati nella fase iniziale) e Agricarbon (che si occuperà dello sviluppo della nuova tecnologia). Il progetto, che stabilisce una base di riferimento completa e scientificamente solida del carbonio nel suolo per le aziende agricole socie di First Milk, prevede l'utilizzo di macchinari all'avanguardia per eseguire un'analisi intensiva del carbonio nel suolo. Coinvolte nella prima fase 40 aziende agricole in cui sarà quantificato campo per campo lo stock di carbonio del suolo ad alta intensità, l'intenzione è di estendere il progetto a 100 aziende socie di First Milk entro la fine del 2021.
Entrando nel dettaglio, Agricarbon estrae campioni di suolo dal campo utilizzando una sonda idraulica Giddings - originariamente progettata per essere utilizzata dalla NASA nella loro missione su Marte - che porta un nucleo di 4 cm a una profondità massima di 1 m. Ciò consente di analizzare lo stock di carbonio del suolo e la densità apparente a piena profondità e in diversi strati di profondità. Le fasi iniziali del progetto sono condotte in collaborazione con Nestlé, che lo sostiene costruendo solidi dati scientifici, con i partner, per guidare efficacemente progressi significativi nella riduzione del carbonio attraverso la sua catena di approvvigionamento.
Il progetto è in linea con le ambizioni in materia ambientale della cooperativa, che si è recentemente impegnata a raggiungere un impatto zero entro il 2040 e a sequestrare 100.000 tonnellate di carbonio nei suoli all'anno entro il 2025.
Mark Brooking, direttore della sostenibilità di First Milk, ha dichiarato: “Disporre di dati sul carbonio nel suolo solidi e scientificamente convalidati è assolutamente fondamentale per la realizzazione di successo di questa strategia. Lavoreremo con i nostri soci utilizzando questi dati per comprendere i livelli di carbonio nel suolo e sviluppare piani pratici di rigenerazione per le aziende agricole che catturano ulteriore carbonio attraverso il sequestro, mantenendo e migliorando la produttività e l'efficienza".
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