Crescono importazioni ed esportazioni nel mercato agroalimentare europeo

Crescono importazioni ed esportazioni nel mercato agroalimentare europeo

Pubblicato il rapporto mensile della Commissione europea sul commercio agroalimentare: i primi segnali di ripresa dal 2021

Il commercio agroalimentare dell'UE ha raggiunto un valore totale di 34 miliardi di euro nel giugno 2022, con una diminuzione del 2,6% su base mensile e un aumento del 24% rispetto a giugno dello scorso anno.

Le esportazioni sono cresciute a 19,5 miliardi di euro (+1% mensile), mentre le importazioni sono state valutate a 14,5 miliardi di euro, il 7% in meno rispetto a maggio.

Dunque, queste cifre rappresentano un aumento del 19,5% del valore delle esportazioni e del 31% delle importazioni rispetto a giugno 2021.

Nel corso del mese di giugno 2022 si è assistito ad una lieve riduzione dei prezzi delle materie prime rispetto a maggio. Nello specifico, tale contrazione dei prezzi ha interessato prodotti quali: i cereali, i prodotti lattiero-caseari e i semi oleosi.

Nel dettaglio, le esportazioni verso l'Africa subsahariana sono cresciute significativamente di mese in mese (+121%), mentre in Ucraina sono aumentate del 25% rispetto a giugno dello scorso anno. Si è assistito, invece, ad una diminuzione mensile delle importazioni da Stati Uniti, Indonesia e soprattutto dal Brasile (-21%).

Sempre nel mese di giugno, inoltre, le importazioni dall'Ucraina sono aumentate grazie alle iniziative di solidarietà e liberalizzazione temporanea del commercio. Notevoli incrementi sono stati registrati nelle importazioni di semi oleosi (+92 milioni) e oli (+90 milioni di euro). In crescita anche le importazioni di pollame e cereali, rispettivamente di 17 milioni di euro e 11 milioni di euro.

Volendo ripercorrere l’evoluzione avvenuta nei primi sei mesi dell’anno, invece, le esportazioni sono aumentate maggiormente verso Regno Unito (19%), Stati Uniti e Marocco (57%).

Notevole incremento dell’export è stato registrato, ancora, con riferimento all'intera regione del Medio Oriente e del Nord Africa. Ciò, in particolare, grazie all'aumento di domanda di cereali, semi di girasole, frutta e noci e ortaggi. Le esportazioni verso la Cina, invece, risultano in calo del 27% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.

Sempre con riferimento al periodo gennaio-giugno, l'UE ha importato prodotti agroalimentari per un valore di 82 miliardi di euro, con un aumento del 32% rispetto al 2021. La crescita più notevole è stata quella delle importazioni dal Brasile, che sono cresciute del 46%. Ciò è dovuto non solo all'aumento dei prezzi delle materie prime, ma anche all'aumento dei volumi di importazione di mais, farina di soia e zucchero.

Significativa è stata anche la crescita del 35% (rispetto allo stesso periodo nel 2021) delle importazioni dal sud-est asiatico, in particolare dall'Indonesia, dal Vietnam e dalla Malesia.

Le specifiche categorie di prodotti agroalimentari europei che hanno subito un incremento di domanda su base annua sono: i cereali (+ 74%), il grano (+ 137%), semi oleosi e colture proteiche (+ 49%). Per la colza e la soia, invece, si è assistito ad un aumento dei prezzi e ad una riduzione dei quantitativi esportati.

Per i prodotti animali sono aumentate le esportazioni di carne bovina, lattiero-casearia e ovina e caprina, mentre vi è stata una leggera riduzione delle quantità di pollame esportate.

Le diminuzioni mensili più sostanziali delle importazioni si registrano per i cereali e i semi oleosi, che si sono ridotte, rispettivamente, di 304 milioni di euro e 442 milioni di euro. Anche le importazioni di frutta e verdura sono diminuite di 206 milioni di euro. Ciò è dovuto a una riduzione delle quantità di importazione.


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